Nel giorno del premio all’ecologia Furia, un “albero della neve” per Franco Arminio
Sabato 15 il giorno del "premio all'ecologia" dedicato a Salvatore Furia: la prima cerimonia è stata ai Giardini Estensi. In serata l'incontro a palazzo Estense
Una Styrax Japonica, detto anche “Albero della neve” per Franco Arminio: è quello che è stato piantato questa mattina ai giardini estensi in onore del vincitore 2020 del premio all’Ecologia Salvatore Furia che poi è stato consegnato questa sera al poeta. L’assegnazione del Premio “Ecologia città di Varese” è stata resa pubblica sabato 15 maggio, del titolo che non è stato possibile consegnare nel 2020.
La cerimonia si è svolta in formula ristretta nel Salone Estense alle 18 ma è stata trasmessa in diretta streaming sul canale youtube del Comune di Varese. Per l’occasione è stato assegnato anche il premio “Pavan”, che quest’anno è stato vinto dagli studiosi Anna Aletti e Paolo Pastorino.
Anna Aletti e Paolo Pastorino con il premioIl premio è stato conferito per quest’anno virtualmente al poeta, fermo nella sua casa di Bisaccia, in provincia di Avellino.
La consegna “virtuale” del riconoscimento ad Arminio da parte dell’assessore Dino De Simone e da Elena EmilitriPer ringraziare del riconoscimento («Grazie è l’unica cosa che posso dire, ricevendolo – ha commentato Arminio – ma le nostre giornate dovrebbero essere piene di questa parola») ha recitato diverse sue poesie, ma ha anche ricordato che soprattutto in questa pandemia la battaglia è «Per un nuovo modello di sviluppo, a favore della gentilezza e di una vita gloriosa per la natura».
Se nella serata si è svolta la cerimonia del premio, nella mattina di sabato 15 maggio è stato messo a dimora l’albero commemorativo dedicato a Franco Arminio, alla presenza dell’ideatore della tradizione, Daniele Zanzi, fino a ieri vicesindaco di Varese, e dell’assessore all’ambiente Dino De Simone.
Una tradizione nata con il premio del 2017, che ha visto piantare una Quercus castaneifolia (quercia a foglia di castagno) per Stefano Mancuso, nel 2018 una Davidia involucrata ‘ Sonoma ‘ (detto “albero dei fazzoletti”) per Michele Lanzinger e nel 2019 una Nyssa sylvatica per Salvatore Settis.
Il premio “Ecologia città di Varese” è promosso dal Comune di Varese e dalla Società astronomica “Schiaparelli”. A idearlo fu nel lontano 1973 lo stesso Salvatore Furia, facendone un’icona dell’amore e della passione per la Città Giardino e per i suoi alberi. Il premio venne pensato come riconoscimento per chi si fosse distinto nelle scienze ambientali e naturalistiche; fu, di fatto, il primo titolo in Italia, e forse in Europa, in cui compariva il termine ecologia. Una tradizione ripresa nel 2017, con un particolare riguardo a quanti contribuiscono alla diffusione e alla comunicazione di contenuti scientifici e ambientali al grande pubblico.
Dal 2018 e con gli stessi partner viene inoltre conferito il premio “Mario Pavan”, intitolato al celebre entomologo e già Ministro dell’Ambiente e conferito a un giovane dottorando in materie scientifiche. Quest’anno, come anticipato, la commissione ha deciso di attribuirlo ex aequo ad Anna Aletti e a Paolo Pastorino.
Anna Aletti e Paolo Pastorino con Adriano Martinoli, docente dell’Università dell’Insubria che ha motivato il premio ai due ricercatoriCHI È FRANCO ARMINIO
Franco Arminio è nato a Bisaccia, in provincia di Avellino, dove vive e lavora.
Poeta, scrittore e regista, ha pubblicato raccolte di versi e libri di prosa. Si definisce “poeta paesologo”, autore capace di unire etnologia, poesia e geografia; da anni viaggia e scrive in cerca di meraviglia e in difesa dei piccoli paesi. È ispiratore e punto di riferimento di molte azioni contro lo spopolamento dell’Italia interna; ha ideato e porta avanti la “Casa della paesologia” a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano.
Arminio è considerato tra i maggiori e più influenti poeti italiani viventi: le sue liriche e i suoi scritti prendono spunto dalla quotidianità, mai banalizzata, della vita, dove l’ambiente, gli alberi e il paesaggio sono visti e descritti come beni insopprimibili dell’esistenza umana. Forti i suoi richiami a una maggiore salvaguardia dell’ambiente. È documentarista e promotore di battaglie civili: si è battuto, per esempio, contro l’installazione delle discariche in Alta Irpinia e contro la chiusura dell’ospedale di Bisaccia. Vincitore del Premio Napoli 2009 con “Vento forte tra Lacedonia e Candela”, del Premio Stephen Dedalus 2011 con “Cartoline dai morti”, del Premio Volponi 2012 e del Premio Carlo Levi 2013 con “Terracarne”. Tra le sue opere rientrano anche “Viaggio nel cratere”, “Nevica e ho le prove”, “Esercizi di paesologia”, “Cronache dal paese della cicuta”, “Geografia commossa dell’Italia interna”, “Cedi la strada agli alberi”.
Foto di Gruppo dei protagonisti in salone EstenseTUTTI I PREMIATI DEL PREMIO “ECOLOGIA CITTÀ DI VARESE”
2020 Franco Arminio
2019 Salvatore Settis
2018 Michele Lanzinger
2017 Stefano Mancuso
1992 Ardito Desio
1988 Paolo Maddalena
1987 Giuseppe Galasso
1986 Fabio Clauser
1985 Assessorato all’Ecologia e all’Ambiente di Regione Lombardia
1984 Segretario del Comitato europeo per la Salvaguardia della natura e delle risorse naturali del Consiglio d’Europa – Strasburgo
1983 Alfonso Alessandrini
1982 De Monte Faginto Ermes
1981 Wellenzhon Ernst (guardia forestale dello Stelvio)
1980 Direzione del Parco nazionale d’Abruzzo
1979 Walter Frigo
1978 Mario Pavan
1977 Giuseppe Nangeroni
1976 Azienda di Stato Foreste demaniali di Belluno
1975 Sofia Stringer Zambeletti
1974 Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Comando di Varese
1973 Ispettorato ripartimentale Foreste di Varese
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