Saltrio: sotto sequestro l’antenna della discordia

La Procura ha messo i sigilli all'area di proprietà dell'ex vicesindaco Franzi dove si sta realizzando l'antenna da 40 metri contestata dai cittadini e al centro della crisi politica che ha portato al commissariamento del Comune

Saltrio a Striscia la notizia

La Procura di Varese ha messo sotto sequestro il cantiere per la realizzazione dell’antenna della telefonia mobile al centro della crisi di maggioranza che aveva portato al commissariamento del Comune di Saltrio lo scorso 25 marzo.

L’antenna alta 40 metri in costruzione in via Leoncavallo, aveva suscitato preoccupazione tra i cittadini della zona che avevano costituito un Comitato, raccolto oltre 100 firme con una petizione e infine segnalato quanto stava avvenendo anche alla trasmissione Striscia la notizia che lo scorso 5 aprile aveva dedicato un lungo servizio alla questione.

L’antenna dovrebbe essere collocata in un terreno di proprietà dell’ex vicesindaco Giuseppe Franzi (nella foto, un particolare dei lavori) che nella sua qualità di responsabile dell’Ufficio tecnico comunale di Saltrio ha firmato tutta la documentazione, senza informare i colleghi di Giunta e il sindaco ma nemmeno i cittadini, e per questo (oltre che per il fatto di aver affittato il suo terreno alla società che installerà l’antenna), potrebbe essere al centro di un conflitto di interesse.

Sulla spinosa questione è maturata la rottura tra il sindaco Maurizio Zanuso e il suo vicensindaco Franzi, che ha dato le dimissioni insieme alla minoranza e a parte dei consiglieri di maggioranza, provocando così la fine anticipata dell’Amministrazione.

Max Laudadio, inviato della trasmissione aveva annunciato di aver consegnato la documentazione al Prefetto di Varese Dario Caputo, il quale aveva preso l’impegno di approfondire la questione e di segnalare eventuali ipotesi di reato alle autorità competenti. Il Comitato di cittadini, affiancato da un legale, aveva presentato un esposto sottoponendo alle autorità i dubbi sulla regolarità e sull’opportunità della costruzione. Dubbi evidentemente non infondati, come dimostra la decisione della Procura di mettere sotto sequestro l’area in attesa di accertamenti sulla correttezza degli atti amministrativi.

L’ex sindaco Maurizio Zanuso non intende commentare gli sviluppi della questione: «In questo momento non è opportuno – ci ha detto – E’ giusto che le autorità competenti facciano il loro lavoro e verifichino se tutto è stato fatto in modo corretto oppure no».

Intanto, alla luce dell’iniziativa della Procura anche il Comune di Saltrio, attualmente guidato dal commissario prefettizio, ha preso un provvedimento, sospendendo in autotutela il permesso di costruzione nell’area sotto sequestro.

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Pubblicato il 04 Maggio 2021
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