Classifica sul gradimento dei sindaci, la Lega di Varese attacca Galimberti
Il commissario cittadino della Lega Cristiano Angioy Viglio e il consigliere regionale Emanuele Monti commentano l’approfondimento sui capoluoghi di provincia pubblicato da Il Sole24Ore

«Galimberti, oltre a rivendersi come propri successi attività, progetti, investimenti e finanziamenti fatti sulla città di Varese da Regione Lombardia, ha fatto morire l’arte, la cultura e il commercio con il caro parcheggi. Nulla è stato fatto per l’ambiente. Non è riuscito nemmeno a tenere insieme la propria maggioranza, con la dipartita dell’ex vicesindaco Zanzi».
Dopo la pubblicazione dell’indagine relativa al gradimento di sindaci e governatori del Sole 24 Ore che vede il sindaco del capoluogo nelle ultime posizioni arriva puntuale il commento della Lega. A Parlare è il consigliere regionale Emanuele Monti che riferendosi a Galimberti continua: «In una cosa è stato bravissimo: nelle promesse non mantenute. Tra tutte, quella più agghiacciante è il mancato referendum sul suo stipendio, nonostante i numerosi solleciti da parte della Lega. Se lo avesse fatto, i varesini avrebbero certificato il suo fallimento. Non mi stupisco quindi che il Sole 24 Ore attesti che Varese sia una dei capoluoghi di provincia peggio rappresentati d’Italia», aggiunge Emanuele Monti.
Gli fa eco il commissario cittadino della Lega Cristiano Angioy Viglio: «Con l’amministrazione Galimberti Varese è crollata nelle ultime posizioni in Italia, ai livelli delle peggio amministrate città del sud come Napoli e Palermo e addirittura sotto la Roma di Virginia Raggi. Un dato reso ancora più significativo e grave perché non arriva all’inizio del mandato, ma al termine, quando gli obiettivi di un’amministrazione dovrebbero essere stati concretizzati», attacca Angioy. «Una bocciatura definitiva dovuta all’incapacità dell’amministrazione di dialogare con cittadini e associazioni, andando invece ad imporre le proprie idee dimenticando le esigenze quotidiane dei quartieri. Invece di concentrarsi sulle piccole cose che servono davvero alle persone, Galimberti ha preferito puntare su slogan altisonanti ma vuoti con l’unico scopo di apparire e cercare visibilità mediatica, e di questo i cittadini se ne sono accorti».
«Il nostro impegno nei prossimi mesi», conclude il commissario cittadino della Lega «sarà per invertire questa infelice tendenza, mettendo a disposizione di Varese la concretezza e l’affidabilità di un esperto e capace amministratore come Matteo Bianchi, per riportare la nostra città dove merita».
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