Trecentomila vaccini in cento giorni all’hub vaccinale della Schiranna

Nei due tendoni allestiti nel piazzale della Schiranna sono transitate migliaia di persone. Grande l'impegno per il personale che è però motivato dal valore di questa attività

Centro vaccinale schiranna

Cinquecentomila vaccini dall’inizio della campagna nel dicembre scorso. Trecentomila all’hub di Schiranna a Varese in 100 giorni. Sono i numeri della grande macchina messa in piedi da ASST Sette Laghi con il contributo di medici e infermieri dell’azienda, assoldati dalla struttura commissariale o volontari che dallo scorso 3 aprile, ogni giorno, weekend compresi, senza stop tra le 8 e le 20, hanno accolto e sottoposto a vaccino decine di migliaia di persone. Dagli anziani over 80 di inizio campagna vaccinale sino agli adolescenti per i quali si aprirà una finestra speciale dal 23 agosto. 

Nella struttura allestita e gestita dall’Esercito italiano con il contributo della Protezione civile provinciale e di tanti volontari dell’associazione ospedaliere che si sono messi a disposizione oltre ai giovani del gruppo “Ghe Sem”, la comunità dell’alto Varesotto si è ritrovata unita dalla voglia di superare l’emergenza pandemica e voltare pagina: « Non è ancora il momento – commenta la responsabile della campagna di ASST Sette Laghi d.ssa Augusta Diani – le varianti stanno creando qualche difficoltà, ma stiamo andando verso una situazione meno allarmante e problematica, con il vaccino che ridurrà i sintomi della malattia. Noi siamo qui ogni giorno, siamo stanchi ma convinti che stiamo facendo un’opera importante per l’intera collettività».

Nel centro lavorano, insieme medici della Sette Laghi, anche ex dipendenti o pensionati che hanno deciso di indossare nuovamente il camice per fare la propria parte. Tra tutti il più presente e attivo è il dottor Gianfranco Macchi, impegnato per una vita proprio nel campo delle vaccinazioni prima in Ats e poi in Asst quando il servizio è passato di azienda, da due anni in pensione. Come lui, moltissimi ex colleghi che hanno raccolto l’invito dell’Asst a dare una mano per evitare di “sguarnire i reparti” nel momento della ripartenza delle attività ospedaliere. Stessa cosa per gli infermieri: « Si è creato un bel clima, un grande gioco di squadra anche con i medici di medicina generale che gestiscono ancora 2 delle 18 linee vaccinali attive ( prima erano 4) così come gli operatori della Croce Rossa a cui abbiamo affidato altri due box».

In tutta l’azienda si fanno circa 5000 dosi ogni giorno, la maggior parte proprio alla Schiranna con 3000 appuntamenti e un utilizzo di quanto consegnato del 99%, seguono Rancio Valcuvia con 1400 ( 96% delle consegne) e i due punti negli ospedali di Tradate e di Angera di circa 330 dosi (94%). 

La spinta propulsiva alla campagna è arrivata proprio dal centro varesino con 20 linee attive ( oltre a quello di Rancio con 10 postazioni): il 23 aprile si toccava quota 100.000 dosi, il 14 maggio le 200.000, il 4 giugno lei 300.000, il 25 giugno le 400.000 e il 15 luglio i 500.000.

La copertura, rispetto al target della popolazione residente, vede l’83% dei vaccinati con doppia dose tra gli over80, il 73% tra i 65 e i 79 anni, il 70% tra i 60 e i 64 anni, mentre tra i 49 e i 59 sono il 62%i 19/44enni che hanno completato il ciclo sono il 26% mentre i minorenni 16/18 sono l’8%. 

statistica vaccinazioni

Anche tra i dipendenti della Sette Laghi e i sanitari in genere, l’adesione all’invito ha avuto numeri elevati ( anche se attualmente sono in corso le verifiche per capire le ragioni della mancata vaccinazione da parte di ciascuno) : su 5263 dipendenti della Sette Laghi si sono vaccinati  4821 lavoratori, dei 117 liberi professionisti sono coperti in 90, dei 364 specializzandi sono immunizzati 292, tra gli universitari 64 hanno fatto il vaccino su 65. 

asst sette laghi

« All’inizio arrivavano gli over80 e si leggeva nei loro occhi la speranza per il vaccino – ricorda la dottoressa Diani – è stato per noi un vero sprone a continuare e a non abbassare il nostro impegno. Oggi arrivano un po’ più titubanti, ma il clima rimane positivo e la riconoscenza della gente continua a vedersi in tanti piccoli gesti. Certo, abbiamo avuto momenti difficili legati alle vicissitudini del vaccino Astrazevria piuttosto che alla normativa sui care giver che ci ha richiesto un po’ di controlli. Nel complesso, però, abbiamo vaccinato tantissime persone e le percentuali sono soddisfacenti. Non abbiamo finito, non è il momento di rilassarsi, andremo avanti in questo centro probabilmente fino a ottobre». 

All’hub di Schiranna si prosegue con ritmi elevati fino alla prima settimana di agosto: « Poi allenteremo il ritmo per una quindicina di giorni – spiega la dottoressa Diani – stiamo organizzando una chiamata ad accesso libero per quei bambini e ragazzi rimasti indietro con i richiami delle altre vaccinazioni ( HPV, difterite, tetano, ecc) lo scorso anno. In particolare mi riferisco alle coorti dei 5, 12 e 15enni che lo scorso anno la pandemia ha fatto slittare. La stiamo organizzando e ne daremo notizia appena definito il percorso».

L’hub della Schiranna ha mantenuto le aspettative accogliendo migliaia di persone. Manca ancora l’ultimo grande sforzo, dal 23 agosto si accoglieranno i ragazzi, studenti convocati per riaprire le scuole in sicurezza.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.

Pubblicato il 20 Luglio 2021
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