Sostenibilità: Regione Lombardia punta a creare 3.000 comunità energetiche entro il 2030
Le comunità energetiche prevedono la produzione di energia elettrica in impianti sostenibili e in un territorio circoscritto, consentendo poi ai cittadini e imprese di scambiarla tra loro nella logica del risparmio e dell'abbattimento degli sprechi

Regione Lombardia punta sull’istituzione delle comunità energetiche, gruppi di autoconsumatori di fonti rinnovabili che si riuniscono per produrre energia elettrica pulita.
Lo conferma la comunicazione presentata in Giunta regionale che elenca le attività svolte dall’esecutivo e dal Consiglio della Lombardia sul tema della comunità energetiche e che annuncia i prossimi passi.
«In Lombardia verranno create dalle 3.000 alle 6.000 comunità energetiche – dice l’assessore all’Ambiente e clima Raffaele Cattaneo – Questo consentirà un incremento di potenza fotovoltaica installata compreso tra 600 e 1.300 MW, coincidente con un valore variabile tra il 13 e il 29% dell’obiettivo di sviluppo del fotovoltaico in Lombardia al 2030. E il governo regionale è pronto a supportare questa diffusione. La transizione energetica si fa a partire dal territorio, dall’intraprendenza delle imprese e delle famiglie che si mettono insieme per produrre energia».
Le comunità energetiche prevedono infatti la produzione di energia elettrica in impianti sostenibili e in un territorio circoscritto, consentendo poi ai cittadini e imprese di scambiarla tra loro nella logica del risparmio e dell’abbattimento degli sprechi: «Stiamo progettando una vera e propria azione di accompagnamento, fatta di incentivi e di supporto ai cittadini e alle comunità per facilitare la progressiva indipendenza dalle fonti fossili. Con il Preac (Programma energia ambiente e clima) stiamo costruendo la prospettiva di una Lombardia “a neutralità carbonica” entro il 2050. Tutto ciò favorisce la transizione energetica già nella tappa intermedia del 2030, in cui dovemmo ridurre del 30% i consumi energetici, che sono stabili da 20 anni».
«Regione Lombardia vuole accompagnare le realtà locali nella costruzione di queste comunità – aggiunge Cattaneo – Vuole cioè svolgere un ruolo di garanzia fornendo tutti gli strumenti necessari: assistenza tecnica, dialogo costruttivo con enti locali e imprese sul territorio. Inoltre, mette a disposizione un adeguato portafoglio di misure di incentivazione. Le comunità energetiche rinnovabili sono davvero un tassello fondamentale nella costruzione di un sistema energetico resiliente e socialmente equo».
Oltre alla necessità di recepire le direttive e dare al settore una normativa definita, è di fondamentale importanza condividere le competenze e sostenere le realtà locali nella costruzione di queste Comunità. «Regione Lombardia sta andando nella stessa direzione degli obiettivi indicati dall’Unione Europea – conclude l’assessore – Gli ostacoli però in questo momento sono a livello normativo e politico. È fondamentale pertanto che il Governo recepisca la direttiva Red II, che fissa gli obiettivi europei in tema di energie rinnovabili».
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