La medicina del Risorgimento riempie il Salone Estense
Si è tenuta lunedì 8 novembreuna Conferenza organizzata dalla sezione varesina dell’Associazione Mazziniana Italiana dal titolo: “Ammalarsi e guarire nel Risorgimento”

(foto di repertorio)
Si è tenuta lunedì 8 novembre in salone Estense una Conferenza organizzata dalla sezione varesina “Giovanni Bertolè Viale” dell’Associazione Mazziniana Italiana dal titolo: “Ammalarsi e guarire nel Risorgimento”.
Dopo una breve introduzione del presidente Leonardo Tomassoni, che ha evidenziato l’importanza di attualizzare le vicende risorgimentali in un contesto come il nostro in cui sovente si incontrano le medesime problematiche, il sindaco di Varese Davide Galimberti, ha portato il suo saluto a tutti i presenti che riempivano, fino ai limiti della capienza prevista dalle norme anticovid, il salone di rappresentanza di Palazzo Estense.
A quel punto hanno preso la parola i due relatori, Giuseppe Armocida e Pier Maria Morresi, entrambi medici molto noti in città.
Il professor Armocida è stato per molti anni ordinario di Storia della Medicina all’Università dell’Insubria e per una ventina d’anni presidente nazionale della Società Italiana di Storia della Medicina. Attualmente è presidente della Società Storica Varesina.
Il dottor Morresi, già Presidente dell’Ordine dei Medici di Varese, è attualmente presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Varese, fondata nel 1862, che ebbe come primo presidente onorario Giuseppe Garibaldi. L’intreccio fra storia e medicina ha quindi caratterizzato i percorsi esistenziali di entrambi.
Morresi ha analizzato soprattutto quel che avveniva in ambito chirurgico negli anni, che hanno visto le grandi battaglie delle Guerre d’Indipendenza con migliaia di feriti che dovevano affrontare interventi molto dolorosi con alte percentuali di mortalità, mettendo in evidenza come sovente la medicina e la chirurgia militare avessero un percorso di grandi travagli.
Armocida si è invece soffermato ad approfondire l’evoluzione della medicina e della chirurgia, grazie anche all’introduzione di nuove strumentazioni, in una visione più ampia che, mostrando le caratteristiche degli ospedali del tempo, facesse cogliere anche le differenze intercorrenti tra il medico e il chirurgo molto più marcate rispetto alla nostra epoca.
Al termine degli interventi il nuovo Assessore alla Cultura del Comune di Varese Enzo Laforgia, presente all’incontro, su invito del Presidente dell’Associazione Mazziniana, ha preso la parola rimarcando gli aspetti stimolanti di rispondere alle aspettative culturali della città.
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