Al lavoro la Polfer di Milano per rintracciare due ragazzi appesi al treno in corsa
Al vaglio della polizia telecamere ed elementi utili alle indagini. La rabbia dei pendolari fra panchine sporche e vetri rotti
Visto e rivisto in rete: entrambe le mani aggrappate all’ultima porta prima dei binari, col treno in corsa a tutta velocità sulla Milano-Saronno-Varese.
Immagini che hanno fatto il giro dei social e che ora sono al vaglio della Polfer compartimentale di Milano per dare un nome e un cognome ai due responsabili dell’interruzione della corsa del treno.
Un fatto grave, solo l’ultimo della serie legata al decoro ma ancora prima alla sicurezza sulle linee passeggeri.
Tema bollente dopo lo stupro di inizio dicembre proprio su un convoglio che viaggia sugli stessi binari e che si va a sommare e episodi analoghi a macchia di leopardo di cui naturalmente il Varesotto non è immune: vandalismi e intrusioni illecite ai treni di Luino, e un medesimo “gioco“ con la morte segnalato anni fa sui treni in partenza verso Varese dalla stazione delle Nord di Gavirate.
Ma c’è dell’altro: l’attenzione mai sopita sui convogli viaggiatori si sublima in una serie di considerazioni che i pendolari del “Comitato viaggiatori Tpl Nodo Saronno” affidano non a caso proprio alle pagine facebook del gruppo che conta quasi 2 mila iscritti.
Così emergono altri problemi proprio su questa linea (già flagellata da ritardi, certificati dagli “stamp“ – le foto – delle schermate della applicazione per telefoni di Trenord che di giorno in giorno segnala differimenti e cancellazioni proprio al servizio del viaggiatori): «Anche Locate Varesino – Carbonate vandalizzata con scritte», o, «Mozzate ha i vetri tutti spaccati e bottiglie di birra su una panchina».
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