Cgil: “Strage senza fine”
La Camera del lavoro di Varese esprime forte preoccupazione nel vedere che alla ripresa del settore corrisponda un aumento esponenziale di incidenti gravi e mortali
Oggi il terzo infortunio mortale in provincia di Varese dall’inizio dell’anno, 1.017 a fine ottobre in tutta Italia, una strage continua ed inaccettabile. Soltanto negli ultimi 6 giorni, week end compreso, nella nostra provincia si sono verificati ben 5 infortuni gravi più quello mortale odierno. In due occasioni sono stati coinvolti lavoratori nei cantieri.
«È forte la preoccupazione nel vedere che alla ripresa del settore corrisponda un aumento esponenziale di incidenti gravi e mortali – sottolineano Stefano Rizzi, Roberta Tolomeo e Ivano Ventimiglia
della Cgil – Molti di questi incidenti sono ascrivibili alle consuete dinamiche appalto-subappalto: un indicatore preoccupante di come l’organizzazione del lavoro in nome dell’aumento della produttività e della riduzione dei costi agisca in maniera drammatica sulla vita dei lavoratori. La cultura della sicurezza, spesso insufficiente, insieme alle scarse risorse per gli organismi di vigilanza, completano il quadro. Chiediamo che gli ultimi provvedimenti legislativi trovino piena applicabilità e non vengano snaturati dall’iter parlamentare. Le normative sulla sicurezza esistono, devono trovare piena applicazione anche attraverso controlli puntuali e risorse adeguate».
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