Spaccio in città, i “ghisa“ di Busto Arsizio diventano antidroga

Una due giorni di approfondimento sulle tematiche investigative per il contrasto alla vendita di stupefacenti. Previste simulazioni in scenari operativi assieme agli esperti della polizia di Stato

Busto Arsizio

L’auto fermata dopo l’inseguimento con dentro il “cavallo“ che trasporta cocaina. Il viavai nel condominio o nei boschi dello smercio. Il linguaggio segreto fatto di sguardo e gesti nel pacchetto dietro casa, con la pallina di eroina tenuta in bocca e il pezzo nascosto nel cestino o sotto le radici degli alberi dell’area verde appena fuori dal centro.

La droga finisce sulle pagine dei giornali perché prima ancora riempie le tasche degli acquirenti. Succede nei boschi, anche in zone fino a qualche anno fa impensabili, ma anche in città. Così ogni forza disponibile anche in ambiente urbano deve venire schierata. È con quest’ottica che la polizia locale di Busto Arsizio ha dato vita ad una due giorni formativa dedicata proprio ai “ghisa” con l’obiettivo di fungere da deterrente contro la droga, non a caso le lezioni formative rientrano nel “progetto per il finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto della vendita e dello spaccio di sostanze stupefacenti” finanziato dal Ministero dell’Interno. Si tratta di interventi e azioni mirate alla repressione delle attività criminali correlate allo spaccio e alla vendita delle sostanze stupefacenti fra quali rientra anche attività di formazione specifica del personale incaricato dell’attività progettuale. Per l’occasione è stato contattato un docente speciale, il commissario capo della polizia di Stato Bruno Santopaolo, funzionario responsabile di polizia giudiziaria investigativa dell’ufficio polizia di frontiera aerea dell’aeroporto di Malpensa.

Il corso si articola in due mattinate, quella di oggi, 3 maggio e in quella del 5. La prima giornata prevedeva formazione in aula se pur con un taglio operativo, mentre la seconda, risulterà esclusivamente operativa anche con la simulazione di interventi in alcuni scenari. Le giornate formative si rivolgono, in particolare, al personale in servizio che ha dato adesione alle attività progettuali e si propongono di contribuire a conseguire, non solo i migliori risultati progettuali, ma si pongono nell’ottica di maggior tutela della sicurezza del personale operante fornendo, nel contempo, un bagaglio professionale di elevato livello. «Un particolare ringraziamento al Ministero dell’Interno e al Dirigente dell’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea dell’Aeroporto di Malpensa dott. Rocco Luciani che hanno reso possibile questa collaborazione e autorizzato il Commissario Capo Santopaolo allo svolgimento, peraltro in forma gratuita, di questa importante iniziativa formativa che contribuisce alla crescita professionale del nostro personale» ha spiegato il comandante Claudio Vegetti.

di
Pubblicato il 03 Maggio 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.