La minoranza abbandona il consiglio comunale di Varese, salta la seduta fiume
Avrebbe dovuto essere un consiglio comunale lunghissimo, con 12 punti all'ordine del giorno e due giorni di seduta. Votato dalla sola maggioranza il nuovo regolamento della commissione paesaggio

Avrebbe dovuto essere un consiglio comunale lunghissimo, con 12 punti all’ordine del giorno e due giorni di seduta previsti. Ma, a sorpresa, si è concluso alle 22.30 della prima serata, quella di martedì 26, dopo il clamoroso abbandono dell’aula da parte di tutti i consiglieri della minoranza.
I consiglieri se ne sono andati dopo la richiesta da parte di Domenico Marasciulo, presidente della commissione urbanistica, di anticipare i punti 8 e 9 all’ordine del giorno – quelli riguardanti il regolamento della commissione paesaggio e la mozione di censura nei confronti del presidente del consiglio comunale provocata dalla discussione sul medesimo tregolamento – “scavalcando” e posticipando la discussione sulla mozione di Stefano Clerici sul nuovo servizio di Igiene urbana.
«Un insopportabile voltafaccia della maggioranza, che in commissione capigruppo ha fatto con noi un patto per discutere tutte le nostre mozioni nel consiglio comunale del 26 e 27 luglio invece che in un consiglio straordinario come da noi richiesto, e poi ha rovesciato quello stesso patto in consiglio comunale» hanno spiegato Barbara Bison, capogruppo della Lega, e Luca Boldetti, capogruppo del Polo delle Libertà, per spiegare il gesto che ha visto tutti i consiglieri di minoranza abbandonare l’aula intorno alle 21.30.
Il perchè di questa decisione è ancora tutto da comprendere. Di chiaro, al momento, c’è solo il risultato: la metà dei punti all’ordine del giorno, tutti quelli che riguardavano mozioni della minoranza, sono stati stralciati e verranno calendarizzati in un nuovo consiglio comunale.
In particolare, non verranno votate le mozioni di Stefano Clerici sulla nuova Igiene Urbana, la mozione di censura nei confronti del presidente del consiglio comunale presentata dai capigruppo di minoranza, la mozione sulle pietre d’inciampo, sugli alpini e sul potenziamento delle misure di sicurezza presentate da Barbara Bison, perchè assenti i proponenti.
«Da domani chiederemo un consiglio comunale straordinario per ogni mozione che non è stata discussa questa sera – ha commentato Stefano Clerici in una conferenza stampa improvvisata dopo la loro uscita dall’aula – E, da regolamento, dovranno essere convocate entro 20 giorni. Non faremo più sconti alla maggioranza».
IN ASSENZA DELLA MINORANZA APPROVATO IL NUOVO, CONTESTATO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PAESAGGIO
Al contrario, il consiglio comunale ha votato e approvato molto più velocemente del previsto – perché senza la discussione tra maggioranza e minoranza che si era sviluppata nei giorni scorsi – il nuovo regolamento della commissione paesaggio: che è stato votato all’unanimità, alla presenza dei soli membri della maggioranza.
Il documento è passato senza modifiche al testo presentato (gli emendamenti presentati dalla consigliera Bison sono stati tutti bocciati) e presto sarà pubblicato per poi procedere alla selezione dei componenti della Commissione, prima del termine per la commissione in scadenza, che è per il mese di novembre.
«Nonostante gli attacchi strumentali e l’uso politico che la minoranza ha fatto di questo tema e delle osservazioni dell’Ordine degli Architetti – ha commentato l’assessore all’urbanistica Andrea Civati – il Consiglio comunale ha sostenuto il nuovo regolamento che garantisce la trasparenza e la celerità delle decisioni sulle pratiche edilizie. Con questo strumento la nostra città si allinea alle regole della maggior parte dei comuni italiani e si uniforma alle prescrizioni di Regione Lombardia. Anche grazie a questo strumento riusciremo a sostenere progetti di qualità e a semplificare i percorsi amministrativi».
DALL’ANNUNCIO DI “NON CANDIDATURA” DEL SINDACO AL RICORDO DI EMILIO CORBETTA: TUTTI GLI ALTRI PUNTI DEL CONSIGLIO
Prima della sua brusca conclusione, in consiglio il dibattito è stato variegato. L’inizio della serata è stato costellato dagli interventi d apertura dedicati alla crisi di Governo: dove il centro sinistra – che aveva già convocato i giornalisti per esprimere la loro opinione in merito, poi ribadita in apertura di seduta – ha accusato Lega e Forza Italia di “irresponsabilità” e il centro destra replicare di avere agito responsabilmente, al contrario di Movimento 5 stelle e centrosinistra. A chiudere la questione è stato il consigliere di Grande Varese: «Tutti quelli che erano a Roma han fatto un bel macello – ha salomonicamente concluso il Roberto Puricelli – quindi: o ci lamentiamo di tutti o lasciamo proprio perdere».
Tra gli interventi di apertura, da segnalare il minuto di silenzio in ricordo del consigliere di maggioranza nella scorsa legislatura Emilio Corbetta, recentemente scomparso, chiesto dal consigliere di minoranza Luca Boldetti.
Da segnalare anche l’invito di Dino de Simone al sindaco e alla giunta di «farsi portavoce dei pendolari varesini nei confronti di Trenord per le problematiche del passante, i cui riflessi mettono in difficoltà anche i pendolari che dai comuni limitrofi vengono verso Varese» e la puntualizzazione di Stefano Angei che spiega a De Simone come «Non a Trenord deve rivolersi, ma alla rete delle ferrovie dello stato. E’ come chiedere spiegazioni al proprietario di una macchina eccezionale costretta a muoversi su una strada tutta buche».
Da segnalare anche il ricordo dei due recentissimi fatti di sangue avvenuti nel varesotto o con vittime varesine, configurabili come femminicidi o tentati tali: a parlarne è stata la giovane neoconsigliera Giulia Mazzitelli.
E, infine, prima di entrare nel vivo dei punti all’ordine del giorno, da segnalare è stata anche la “dichiarazione di non candidatura” del sindaco Davide Galimberti: in questi giorni convulsi per le elezioni politiche anticipate, anche una non notizia fa notizia.
L’INTERA SEDUTA DEL CONSIGLIO SUL CANALE YOUTUBE DEL COMUNE
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