Zappamiglio: “Forza Italia sta con Berlusconi, nessuna spaccatura a Varese”

Il sindaco di Gorla Maggiore è responsabile vicario degli enti locali provinciale di Forza Italia. "Dispiace per chi se ne è andato, persone che stimo, ma adesso c’è la grande possibilità di un cambio politico sostanziale"

pietro zappamiglio fare comune gorla maggiore 2020

«In fondo è Draghi che ha deciso di staccare la spina» e «questo Governo stava assumendo un profilo politico e non più solo tecnico».

Pietro Zappamiglio, sindaco di Gorla Maggiore e responsabile vicario degli enti locali provinciale di Forza Italia, sembra guardare senza troppi rimorsi al capitolo finale che si è consumato in Parlamento, sicuro della salute del partito a livello locale nonostante le turbolenze e gli addii eccellenti che si sono visti a Roma.

Sindaco stiamo assistendo a diversi addii nel suo partito, da Gelmini a Brunetta e forse Carfagna. Ci sono conseguenze qui a Varese?

Prima devo fare una premessa su quanto è accaduto in Parlamento. È facile oggi dare la colpa ai partiti che non hanno votato la fiducia, però, va ricordato che Draghi si è dimesso pur avendola ricevuta dalla gran parte dei partiti della sua maggioranza la settimana precedente. Se il premier avesse deciso di proseguire molti dei Cinque Stelle avrebbero mollato Conte e la legislatura sarebbe proseguita. Se mettiamo in fila i fatti possiamo dire che è Draghi che ha deciso di staccare la spina, e lo dico con tutta la stima che io ho nei suoi confronti. È Draghi che non ha voluto continuare.

Questa è la linea che sta ripetente anche Berlusconi, quella di un Draghi che poteva proseguire ma ha scelto di non farlo…

Aggiungo un ragionamento: la caduta di questo Governo non è solo da interpretare, come qualcuno pensa, come la caduta di un Governo di tecnocrati, ma va inserito in un quadro politico di riferimento sul piano dei contenuti, soprattutto negli ultimi mesi. Ci sono state delle posizioni sul Covid incarnate ad esempio da Speranza, posizioni sulla scelta di aprire delle alleanze trasversali sull’approvvigionamento del gas, c’è stato un tema non affrontato dal ministro degli interni sull’immigrazione dall’Africa, ci sono state proposte sull’eutanasia e sulla legge Zan… Insomma è evidente che il regista non fosse Draghi, ma era diventato di fatto un Governo politico che stava prendendo decisioni politiche e non un governo di emergenza nazionale.

Che prospettiva si apre per voi?

Secondo me adesso c’è la grande possibilità di un cambio politico sostanziale. E a questo punto si dovrà elaborare un progetto politico diverso da quello operato fino ad ora. L’esito delle elezioni lo permetterà? La capacità e volontà politica e intelligenza delle forze di centrodestra lo permetteranno? Emergeranno delle figure capaci in grado di incarnare questo cambiamento? Se ci saranno queste risposte l’Italia avrà un’altra prospettiva.

Torniamo agli addii eccellenti nel suo partito. Sono scossoni che arriveranno anche qui?

Forza Italia perde Mariastella Gelmini, Brunetta, Cangemi, forse Carafnagna. Sono tutte persone che stimo ma tengo a ribadire che il resto del partito sta con Silvio Berlusconi. È vero che perdiamo qualche parlamentare ma Berlusconi riacquista una centralità nel panorama politico italiano con l’uscita di scena di Draghi. A questo punto Forza Italia deve essere in grado di incarnare un cambiamento della classe dirigente. La mia speranza è che tutti i partiti di centrodestra. nella compilazione delle candidature, scelgano persone capaci, in maniera meritocratica, con un curriculum sia amministrativo maturato sul territorio che professionale. Berlusconi ha portato una classe dirigente in politica che veniva dal mondo dell’impresa e credo che questi siano elementi importanti per riportare credibilità alle urne. Certo la diminuzione dei parlamentari non faciliterà le cose.

Quindi nessuna tensione nel partito a Varese?

Vedo una discussione accorata e molte riflessioni in corso. Ci sono posizioni diverse ma non vedo spaccature. Mi sembra che il partito stia unito.

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Luglio 2022
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