Una notte a scuola per festeggiare la fine delle medie
I ragazzi della scuola media di Caravate che hanno iniziato il loro percorso tra lockdown e mascherine hanno festeggiato la fine dell'anno con una festa lunga tutta la notte. Ora l'appuntamento è tra 5 anni, alla fine delle superiori
C’è chi a scuola non vuole andare e chi proprio non la vuole lasciare…Succede ad esempio a Caravate, dove alle scuole medie Frattini al termine delle lezioni dell’ultimo anno di
scuola i ragazzi della terza A hanno deciso di rientrare nella loro classe e passare una notte a scuola.
Con sorrisi radiosi hanno chiuso le porte della scuola alle loro spalle e sono rientrati con i loro insegnanti alle 20:00 per trascorrere insieme la notte prima degli esami. Anche i genitori, che li hanno accompagnati, hanno esitato a lasciarli andare, ma l’idea di ritrovarsi qualche giorno dopo per una festa finale con pizza e successivamente per un gelato li ha convinti a allontanarsi. L’evento non è passato inosservato, tanto che persino il servizio di vigilanza notturna si è assicurato che ci fossero studenti e insegnanti all’interno della scuola.
La scuola è stata trasformata in un luogo di convivialità, dove i banchi si sono trasformati in tavoli da pranzo e la lavagna interattiva multimediale, solitamente utilizzata per le lezioni, è diventata uno schermo per il karaoke. A Caravate, infatti, la scuola rappresenta molto di più di una semplice preparazione per gli esami, è un luogo di incontro e crescita.
Il percorso dei ragazzi della “3A” alle medie, tra l’altro, è iniziato in piena pandemia con distanziamento obbligatorio e mascherine sul viso, come richiesto dalle precauzioni del Covid-19. Ma si sa, le belle storie hanno sempre un lieto fine, e così è stato.
“Un affettuoso ringraziamento va a tutti gli insegnanti, comprese alcune supplenti che non hanno resistito e sono tornate per ri-incontrare i loro ragazzi -spiegano i genitori-. Un grazie speciale va anche alla dirigente, la dott.ssa Vanoli Francesca, che ha promosso, accolto e valorizzato numerose proposte per integrare e potenziare non solo l’aspetto didattico, ma anche l’apprendimento e la crescita dei ragazzi”.
Adesso le chat dei genitori e quelle parallele dei ragazzi, che si sono rivelate strumenti indispensabili durante il periodo del Covid-19, non verranno chiuse: l’appuntamento è tra 5 anni, al termine delle scuole superiori. Un legame così speciale e duraturo dimostra quanto sia importante la comunità scolastica e il senso di appartenenza che si sviluppa tra studenti, insegnanti e genitori.
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