Manodopera: il delizioso viaggio della memoria di Alain Ughetto
Al cineforum di Azzate un appuntamento imperdibile con una pellicola divertente e commovente, difficile da trovare su grande schermo: la storia di una famiglia di emigranti che dal Piemonte va in Francia. E affronta insieme difficoltà che ci parlano anche del mondo di oggi

È un appuntamento speciale, quello in programma giovedì 26 ottobre al cineforum del Castellani di Azzate: viene proiettato “Manodopera”, film in stop-motion uscito a fine agosto e già introvabile in sala.
Un piccolo film – 70 minuti – che diventa grande, grandissimo, inquadratura dopo inquadratura: racconta l’epopea dei nonni dell’autore Alain Ughetto, che da un paese del Piemonte, nei primi del Novecento, dovettero emigrare verso la Francia, oltrepassando le Alpi, per svolgere qualsiasi lavoro di bassa manovalanza.
Il film affronta con coraggio la miseria e le discriminazioni (il titolo originale è “Vietato ai cani e agli italiani”, il cartello che compariva su negozi e locali pubblici), in anni in cui in Francia gli immigrati venivano accusati di essere ladri o di portare via il lavoro, finivano aggrediti. Ma il film, per il regista, è anche un omaggio -delicato e a tratti gioioso – alla forza della famiglia e delle proprie radici.
“Commovente, tragicomico a tratti, Manodopera è un viaggio originale nella memoria, una riflessione profonda per capire chi siamo stati e domandarci cosa vogliamo essere oggi”.
Un film per adulti e adolescenti, “consigliato dai 12 ai 120 anni”, dicono dal cinema di Azzate.
Appuntamento alle 21 al cinema di via Acquadro 32.
Tutto il programma del cineforum lo trovate qui.
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