Rubate a Varese le decorazioni della rotonda di Piazza Monte Grappa a sole due settimane dall’allestimento
Camera Condominiale Varese si occuperà dell'abbellimento della rotonda per i prossimi tre anni, con l’obiettivo di arrivare a collaborare e creare una bella sinergia con tante realtà del territorio

A sole poche settimane dall’allestimento della rotonda di Piazza Monte Grappa sono state rubate le decorazioni – le zucche, simbolo dell’autunno e in particolar modo del mese di ottobre e una delle due figure in ferro battuto realizzate da Arboroc, azienda che si occupa dell’abbellimento e della manutenzione della rotonda – che davano ufficialmente il via alla “gestione” presa in mano da Camera Condominiale Varese.
“Si tratta dell’inciviltà alcuni che come sempre penalizza tutti – spiega Andrea Leta, Presidente di Camera Condominiale – Noi non lasceremo perdere, sistemeremo tutto, se anche in futuro spariranno altre cose, dove possibile, le rimetteremo a posto. Noi non vogliamo denunciare, ma è anche vero che siamo in piano centro città, quindi se certe cose succedono e nessuno dice niente in centro, figuriamoci in periferia”.
Camera Condominiale Varese si occuperà dell’abbellimento della rotonda per i prossimi tre anni, con l’obiettivo di arrivare a collaborare e creare una bella sinergia con tante realtà del territorio: “Parlo in maniera costruttiva – prosegue Leta – Si, certamente siamo indignati dalla situazione, abbiamo inaugurato da sole due settimane ed è già successo questo. Però è anche vero che la rotonda non appartiene a noi, è di tutti. Quindi l’indignazione dovrebbe essere collettiva. E’ il centro di Varese, il cuore pulsante della città, avere la possibilità di renderlo più bello dovrebbe essere nell’interesse di tutti”.
“Sono mortificata dalla maleducazione, dalla frivolezza con la quale vengono compiuti alcuni gesti così sciocchi, per colpa di pochi si perde la possibilità per tanti di godere di queste iniziative fatte per realizzare l’intento di dare qualcosa di nuovo e bello al contesto cittadino – ha poi affermato Sonia Milani, dell’associazione 23&20, referente dell’allestimento – Confido nel ripensamento di chi ha compiuto questo gesto balordo, affinché rimetta al suo posto il maltolto, anche in forma anonima”.
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