In Lombardia 108 morti e 91mila infortuni sul lavoro in 10 mesi, l’allarme della Uil
La Uil regionale chiede che le imprese che violano le norme sulla sicurezza vengano escluse da bandi e finanziamenti e che venga istituito il reato di omicidio sul lavoro

I dati pubblicati da Inail relativi alle denunce di infortunio al 31 ottobre 2023 confermano un quadro preoccupante anche a livello regionale. Secondo quanto riportato dalla Uil, in Lombardia sono state presentate ben 91.101 denunce da inizio anno.
«Colpisce, ma non sorprende, l’aumento dell’incidenza degli infortuni accaduti a lavoratori stranieri, in particolar modo nel settore delle costruzioni – spiega una nota del sindacato regionale – Le attività manifatturiere, sanità e assistenza sociale, trasporto e magazzinaggio sono i settori con più infortuni sul lavoro e altri, tra i quali il settore delle costruzioni, quelli ad aver registrato un aumento delle denunce di infortunio rispetto ai primi dieci mesi del 2022. Allarma l’aumento delle morti in occasioni di lavoro (+0,93%), ben 108 al 31 ottobre 2023, su un totale di 139 denunce con esito mortale, così come le 3.193 malattie professionali (+19,95%)».
«Sulla sicurezza non si investe, questa è la realtà – dice Eloisa Dacquino, segretaria confederale di Uil Lombardia – Si continua a morire e a subire gravi infortuni per mancanza di formazione, di protezione, per inosservanza delle norme poste a tutela di chi lavora. La sicurezza è considerata ancora un costo, quando sappiamo bene che è la prima forma di investimento economico e sociale. Da tempo, come Uil, chiediamo a Regione Lombardia di intervenire con investimenti mirati sulla formazione, sulle attività ritenute pericolose, sul potenziamento del personale dei servizi di prevenzione e controllo e sulla promozione di campagne di informazione in tema di salute e sicurezza».
«Ciò che osserviamo è che al netto degli eventi di celebrazione delle settimane sulla sicurezza, sul tema cala un generale silenzio, mentre le morti e gli infortuni non si arrestano – conclude la segretaria confederale – E’ tempo che la commissione d’inchiesta istituita da Regione Lombardia ci convochi, così come riteniamo che il Consiglio regionale debba affrontare una discussione di merito: dietro infortuni e morti sul lavoro ci sono sempre responsabilità e per queste responsabilità non risponde mai nessuno. Per questo continuiamo a chiedere con forza che le imprese che violano le norme sulla sicurezza vengano escluse da bandi e finanziamenti e che venga istituito il reato di omicidio sul lavoro».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Bustocco-71 su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
PaoloFilterfree su Dall’abbandono alla rinascita: la lunga marcia dell’ex Aermacchi
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.