Inaugurata con una grande festa la nuova Casa Arca del Viandante
Dopo il pranzo a base di polenta organizzato dal gruppo Alpini di Varese, consegnato il premio in ricordo di Luca Alfano

E’ iniziata questa mattina alle 11 e proseguirà fino alle 16, la festa di inaugurazione della nuova Casa Arca dell’Associazione Il Viandante, che si occupa di aiutare persone senza fissa dimora.
“Ci siamo trasferiti in questa nuova sede, un bene confiscato alla mafia, dove siamo pronti a continuare la nostra missione – racconta Maria Rosa Sabella – Perché di fatto non cambierà quasi nulla, andremo avanti con le nostre attività e ad aiutare le persone senza fissa dimora. Abbiamo deciso di anticipare l’orario di apertura alle 9:30, per dare più spazio alle colazioni e la possibilità di stare al caldo”.
Dopo il pranzo a base di polenta organizzato dal gruppo Alpini di Varese, alle 14 è stato consegnato il premio in ricordo di Luca Alfano, consegnato ad una persona che, sostenuta dall’associazione, ha completato un percorso di reinserimento in società che è durato tre anni: “E’ stato il nostro custode nella vecchia sede, in cambio di vitto e alloggio. Ora lui rimarrà a vivere lì, pagando da solo l’affitto grazie al fatto che ha trovato un posto di lavoro fisso. Speriamo di poter aiutare anche altre persone allo stesso modo”.
“Dalla scomparsa di Luca Alfano cerchiamo di portare avanti quelle che sono le cose che lui aveva più a cuore: persone in difficoltà, senza fissa dimora e anche i loro animali – prosegue Maura Aimini, dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Varese – E’ infatti già il secondo anno che, con il sostegno e la collaborazione del Canile di Varese, apriamo una raccolta fondi destinata agli animali dei senza tetto”.
Presenti all’evento anche Eleonora Bracco e Noemi Cauzzo, Avvocati di Strada, che dal 2022 collaborano con Il Viandante: “Siamo avvocati gratuiti per i senza fissa dimora, persone emarginate con un’emergenza abitativa. Con l’Associazione si è instaurato un bel rapporto, che ci consente di arrivare alle situazione più problematiche, non sempre scontate. Da quando abbiamo aperto lo sportello abbiamo ottenuto grandi soddisfazioni, riuscendo a far emergere dall’emarginazione molte persone che hanno ottenuto una casa e hanno potuto accedere al servizio sanitario e postale, cose che per noi sono scontate, ma che non lo sono affatti. Su Varese si è innestato un bel meccanismo anche con l’amministrazione, senza la quale non potremmo eseguire il nostro lavoro come si deve”.
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