Nella Breast Unit di Varese entra Gomitolorosa: la lanoterapia per superare ansia e stress
Grazie alla sponsorizzazione dell'Associazione Caos, anche il reparto diretto dalla professoressa Francesca Rovera avrà i kit per realizzare esagoni utilizzati per ottenere coperte da donare a chi è in difficoltà
Lana e uncinetto per svagare la testa e fare del bene. La “lanoterpia” di Gomitolorosa arriva nelle sale d’aspetto della Breast unit dell’Asse Sette Laghi.
Grazie al contributo dell’associazione Caos che, nel percorso di presa in carico globale, si occupa degli aspetti di umanizzazione, i gomitoli di lana colorata saranno a disposizione delle pazienti. A loro viene chiesto di realizzare un esagono che, unito agli altri, diventerà una coperta da donare all’ospedale stesso o a centri che accolgono bisognosi: «Non tutti possono occuparsi di senologia perchè studiano l’anatomia del seno e la biologia del carcinoma mammario – ha spiegato la presidente di Caos Adele Patrini – Occorre una sorta di predisposizione , un forte interesse per la salute delle donne, e una consapevolezza profonda del ruolo nella società e negli equilibri psicologici che la sostengono».
A lanciare il progetto di “lanoterapia” è stato il presidente di Gomitolorosa ente filantropico Alberto Costa, anche lui senologo aiuto di Umberto Veronesi: «Rientrando a Biella, la mia città – spiega il dottor Costa – vedevo roghi diffusi sulla montagna. Venni a sapere che gli allevatori bruciavano quintali e quintali di lana che l’industria tessile non ritirava più perché utilizza altre fibre, per lo più acriliche. Così ho pensato di realizzare un modello circolare per recuperare la lana e restituirla sotto forma di coperte a chi è in difficoltà coinvolgendo chi sta affrontando la malattia».
L’’arrivo della lanoterapia alla Breast Unit della professoressa Francesca Rovera è stata salutata positivamente dal direttore Socio Sanitario di Varese Giuseppe Calicchio che ha sottolineato la collabrazione tra partner non sussidiari ma simmetrici, impegnati in un’alleanza operativa e culturale a favore della persona.

Gomitolorosa è presente in 40 realtà ospedaliere nazionali e quella di Varese è la decima in Lombardia. Grazie a uno studio effettuato su 40 pazienti attraverso l’elettroencefalogramma è stato dimostrato che l’attività dell’uncinetto genera effetti positivi paragonabili allo yoga e meditazione trascendentale.
«Gomitolorosa ci ricorda che la battaglia contro il cancro non si combatte solo nei reparti ospedalieri, ma anche fuori, con strumenti diversi: un filo di lana, un gesto gentile, una parola di conforto. È la squadra che arriva in fondo, e l’umanizzazione delle cure è il filo che tiene insieme tutto» ha concluso Adele Patrini.
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