“Siamo allo stesso punto di un anno fa”: l’ippica a Varese rischia grosso in commissione
Continua la mancanza di risposte nelle sedute di commissione sport sull'Ippodromo, ma l'atmosfera diventa sempre più tesa

(Nella foto sopra: il presidente della commissione sport Luca Battistella con Guido Borghi)
Il bando? Sta per arrivare, ma non si sa quando. L’agibilità? Ci stanno lavorando, ma non è certa. Le corse? Si spera di aprire quelle di luglio e agosto, ma non è possibile dirlo con certezza.
Non c’è domanda che abbia avuto risposta nella seduta della commissione sport del 5 maggio 2025: chi doveva dare risposte o non era un tecnico, o non era competente per quell’argomento o non aveva l’autorità per rispondere. Morale, come ha detto Stefano Angei, membro di commissione in quota Lega che ha più volte – e invano – tentato di provocare delle risposte nei tanti soggetti interpellati per le audizioni: «Siamo allo stesso punto di un anno fa».
Difficile, infatti, far combaciare le domande con le risposte, in un dialogo che non è stato quasi mai puntuale e dove sono state rappresentate realtà completamente opposte che hanno visto, a seconda dell’interlocutore, l’Ippodromo come assolutamente fatiscente oltre che oggettivamente inagibile, o al contrario modello di esercizio con pochi pari in Italia.
Ad ascoltare questo surreale “non dialogo” la Sala Giunta era piena zeppa: tra membri di commissione, tecnici, rappresentanti degli allenatori, rappresentanti della gestione e giornalisti, c’erano 40 persone, segno comunque di un interesse all’argomento che è sempre più in crescita.

Il presidente di Svicc Guido Borghi, che si è presentato con il figlio Giovanni e un suo collaboratore, ha ricordato i motivi per cui sono in stop: «Io ho crediti da esigere per 400mila euro» ha più volte ripetuto, davanti alle domande sulla manutenzione dell’Ippodromo, mentre per quel che riguarda gli adeguamenti necessari per raggiungere nuovamente la piena agibilità ha spiegato di avere «i progetti pronti per la manutenzione, ma per l’inizio siamo sospesi: non sappiamo che fine farà il bando, quando ci pagherà il ministero, se ci pagheranno mai i proprietari morosi».
Alle insinuazioni fatte sui suoi “stop di fatto” agli allenamenti ha risposto: «Io non sono mai stato favorevole a tenere i cavalli stabilmente in città, è malsano, tant’è che abbiamo investito 4 milioni nel campo di allenamento di Caravate, in campagna, e abbiamo proposto d spostarli lì. La convenzione non prevede, del resto, che gli allenamenti vengano fatti sul campo di Varese».
La risposta a queste affermazioni è arrivata, sorprendentemente diretta, da Moreno Meiohas, rappresentante dell’Associazione Nazionale Galoppo, la cui audizione è stata richiesta, come quella dei rappresentanti della società, dagli stessi membri della commissione: «Dottor Borghi, ha conoscenza del fatto che Caravate non ha agibilità? Manca l’acqua, ha problemi di smaltimento, come fanno ad andarci cavalli e proprietari? – ha spiegato, rivolgendosi direttamente al presidente Svicc – Quello che preoccupa la nostra associazione è il sistema un po’ superficiale e dilettantistico con cui viene affrontata la questione: interrompere l’allenamento di oltre 100 cavalli è un atto cattivissimo, che avrà conseguenze a livello giudiziario. Quello che ho sentito oggi, inoltre, sono le stesse cose dette nella commissione fatta all’Ippodromo l’anno scorso. Se è così una purga, una sofferenza, gestire l’ippodromo, dottor Borghi, ci rinunci».

Ma non è stato solo tra la Svicc e l’associazione Galoppo il più duro confronto: notevole è stato quello tra il consigliere di Fratelli d’Italia Salvatore Giordano e l’assessore allo sport Stefano Malerba.
«L’ippodromo versa in depauperamento strutturale, è fatiscente e inagibile. alle domande mancano troppe risposte, e oltre alle inadempienze del concessionario va segnalata anche l’inerzia dell’amministrazione – Ha sottolineato Giordano – I proprietari stanno subendo danni per la mancanza di manutenzione e ora per il maltrattamento degli animali: gli animali non possono stare bloccati e bloccare delle zone dell’ippodromo è un abuso di proprietà comunale. Per questo il comune non deve rimanere ancora inerte, deve essere riattivato il servizio e deve essere revocato l’atto di conferimento della concessione a Svicc, perchè si rilevano i presupposti dell’inadempienza del rapporto concessorio, non più conforme al pubblico interesse».
L’assessore ha reagito alle parole del consigliere con sarcasmo: «Mi complimento per avere sentito nel suo documento l’intervento di un avvocato, di un veterinario, di un amministrativo e di uno psicologo – ha detto Malerba – Non parli però di inerzia dell’autorizzazione, perchè ogni giorno c’è una lettera diversa su questo argomento in partenza dall’amministrazione comunale e gli interventi tecnici sono talmente complessi che abbiamo dovuto dare un incarico esterno. Noi non possiamo fare molto, perchè questa è sostanzialmente una questione tra privati».
Del bando “saltato” ne hanno parlato tutti, a chiederlo più esplicitamente sono Luca Paris e Simone Longhini. Ma non è stato possibile avere un’idea su quando verrà pubblicato il prossimo, anche se sarà “presto”. Di poco aiuto anche i due tecnici convocati in commissione, la rappresentante dell’avvocatura comunale e l’architetto dell’assessorato entrambi impossibilitati o inadeguati a rispondere alla maggior parte delle domande dei consiglieri.
L’auspicio è che «il buonsenso prevalga», ma sembra difficile. E quando Malerba ha chiesto alla società: «Per cercare di arrivare a una soluzione, siete disposti a fare un incontro con qualcuno dei rappresentanti dei proprietari?», Borghi ha risposto con un «Può essere, vediamo», che è stato accolto con un brusio di risatine da parte degli allenatori.
Il consigliere di Grande Varese Roberto Puricelli, per tutti, ha auspicato che questo incontro avvenga davvero e che possa portare a delle soluzioni. Contrariamente, del resto, la prospettiva più probabile – e il rischio più concreto – è che salti davvero tutta la posta, ippica varesina compresa.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Recensioni false online, anche a Varese la battaglia dei ristoratori: «Ne basta una per distruggerti»
Takaya su Dal 30 giugno al 14 agosto chiude il ponte di Oleggio, ecco le deviazioni pianificate
GiovPio su L'incidente mortale a Gallarate e la sicurezza stradale. "In questa città non si fa nulla"
Damiano Franzetti su Un varesino a cinque cerchi: Thomas Larkin già convocato per le Olimpiadi
Tigrotto su Un varesino a cinque cerchi: Thomas Larkin già convocato per le Olimpiadi
Fabrizio Tamborini su “La verità viene a galla”, nelle acque del Varesotto cocaina e antibiotici
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.