Uil Scuola Lombardia: “Il caos delle graduatorie minaccia le assunzioni dei docenti”

Il sindacato denuncia il caos burocratico tra vecchi concorsi, elenchi e nuovi bandi PNRR: «Dodicimila posti scoperti, ma procedure ingestibili penalizzano lavoratori e studenti»

docenti lavagna cellulare

Troppi concorsi (2016, 2018 e 2020), troppe graduatorie da far scorrere, senza contare i nuovi bandi PNRR1 e PNRR2, le Graduatorie a Esaurimento ( Gae) e gli elenchi degli idonei non vincitori.

Per Uil Scuola Lombardia si tratta di un vero e proprio rompicapo, lo definisce un “Sudoku”, che rischia di bloccare le immissioni in ruolo per il personale docente nell’anno 2025/2026.
«La situazione è inaccettabile – dichiara – il Segretario generale Uil Scuola Lombardia Abele Parente –: in Lombardia ci sono dodicimila posti da coprire entro il primo settembre, ma così restano penalizzati lavoratori e studenti».

A pesare è una macchina burocratica incapace di reggere l’urto del fabbisogno di personale: «La gestione delle nomine sta diventando insostenibile – continua Parente-. Gli Uffici scolastici sono costretti a far scorrere un numero impressionante di graduatorie, una situazione frammentata e dispersiva che sta mettendo in seria difficoltà la macchina amministrativa».

La Uil Scuola esprime piena solidarietà al personale dell’Ufficio VII dell’USR Lombardia, diretto da Adamo Castelnuovo, da giorni al lavoro senza sosta, inclusi i fine settimana.
«A loro va il nostro ringraziamento – sottolinea Parente – . Stanno portando avanti una procedura ingestibile, nel tentativo di garantire un avvio corretto del nuovo anno scolastico e cercando di evitare errori, che genererebbero contenziosi e ulteriori rallentamenti».
Nei giorni scorsi il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara ha annunciato l’assunzione di 54mila docenti per l’anno scolastico 2025/2026, ma la realtà che si sta delineando in queste settimane è ben diversa, giacché molti di questi posti resteranno sulla carta – dice ancora il comunicato di Uil Scuola Lombardia. «Nonostante gli annunci rassicuranti del governo – denuncia Parente – anche quest’anno ci troveremo a settembre con classi senza docenti di ruolo, con la continuità didattica compromessa e la scuola che riparte nel segno dell’emergenza. Gravissima anche la situazione legata al concorso PNRR2, che non è ancora concluso. Questo significa che i posti destinati a tale procedura devono essere accantonati e non possono essere utilizzati per le immissioni in ruolo, costringendo gli uffici a coprirli, temporaneamente, con le supplenze».

Ma i conti non tornano anche per il personale Ata. A pochi giorni da agosto non c’è ancora alcuna comunicazione ufficiale sulle autorizzazioni per le immissioni in ruolo.
«L’anno scorso – conclude il Segretario Uil Scuola Lombardia – solo il 30 per cento dei posti è stato coperto . E adesso si rischia di ripetere lo stesso errore. Non è vero che “gli ultimi saranno i primi”: gli ultimi restano ultimi. E così il personale Ata continua ad essere dimenticato nonostante sia indispensabile per la sicurezza, l’organizzazione e il buon funzionamento della scuola».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Luglio 2025
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