A Golasecca il primo campionato del mondo di Hoopers, 350 persone, 180 cani e settanta camper

Il mondiale di questa disciplina, derivata dall'agility dog, è nato dall'idea di un appassionato che vive nel paese nei boschi della valle del Ticino. Dove in questi giorni, per il grande evento, ci sono grandi movimenti

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Trecentocinquanta persone, centottanta cani, sessanta tra camper e caravan: al campo sportivo di Golasecca, tra i boschi della valle del Ticino e l’aeroporto di Malpensa, c’è grande movimento per il campionato mondiale di Hoopers, disciplina cinofila relativamente recente, ma già con molti appassionati praticanti.

Abbastanza per organizzare – appunto – un campionato mondiale, con una federazione, dodici selezioni nazionali, tutte europee, con predominanza del Nord Europa.
«Purtroppo gli americani hanno avuto un problema e non ci saranno» dice Alfonso Sabbatini, ct della nazionale italiana e organizzatore dell’evento a Golasecca, alle prese con il primo giorno della manifestazione che durerà fino a domenica.

Sarà perché è solo il primo giorno, ma Sabatini nasconde la sua soddisfazione per il risultato raggiunto. Per questa edizione ma non solo: di fatto è stato lui a inventare il mondiale della nuova disciplina Hoopers. «Che deriva dall’agility dog, ma qui il conduttore non corre a fianco dell’animali, ma da una postazione invia al cane comandi verbali e posturali».

La relazione tra conduttore e animale è dunque diversa e più “a distanza”. «Il percorso è su ventidue ostacoli, su circa trecento metri di lunghezza, il punto massimo tra conduttore e cane arriva a 25 metri» continua Sabbatini.

Dunque via al campionato, con competizioni, «individuali e a squadra», con ben 180 concorrenti,  vale a dire 180 conduttori e 180 cani.

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Dopo le operazioni preliminari mercoledì, giovedì sono iniziate le prime gare, che proseguiranno fino a domenica. Intorno, un vero “villaggio” per i tanti che sono venuti fin qui per gareggiare e che – in un paese da 2600 abitanti – hanno in parte scelto di dormire in caravan e camper.
Alle 18 del giovedì il primo grande momento collettivo, con la sfilata di tutte le nazionali, «come alle Olimpiadi»

Le prossime sedi? «Nel 2026 ci vediamo in Slovenia» dice Sabbatini. Poi nel 2027 nei Paesi Bassi, nel 2028 nel Regno Unito e nel 2029 l’ambiziosa idea di andare negli Stati Uniti.
Per ora, quattro giorni di gare e festa insieme al Campo Sportivo Comunale “Torrani” in Golasecca.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 04 Settembre 2025
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