“De Gasperi, una benedizione divina”: Antonio Polito apre le iniziative in ricordo dello statista

All’incontro, organizzato dalla Provincia di Varese e dal Centro Culturale Massimiliano Kolbe e salutato da un pubblico numerosissimo, insieme al noto giornalista è intervenuto il segretario della Fondazione De Gasperi, Paolo Alli. A moderare Enrico Castelli, già vicedirettore di TG3 e TGR

Generico 15 Sep 2025

De Gasperi è stato una benedizione divina”, Antonio Polito,  lo ha scritto nel libro e  lo ha ripetuto anche davanti al numerosissimo pubblico che ieri sera ha seguito con  interesse e partecipazione il primo incontro dedicato alla figura del grande statista protagonista della vita politica del primo dopoguerra. All’incontro, organizzato dalla Provincia di Varese e dal Centro Culturale Massimiliano Kolbe,  insieme al noto giornalista è intervenuto  il segretario della Fondazione De Gasperi, Paolo Alli, legnanese di nascita, già deputato e oggi presidente di Alternativa popolare dopo essere stato a lungo stretto collaboratore del Presidente Formigoni in Regione Lombardia.

Da cattolico impegnato in politica Alli si è soffermato sulla figura dell’uomo De Gasperi, la sua fede, la sua formazione internazionale, il suo agire politico in cui ha testimoniato una grande attenzione al bene comune come faro della sua attività. «De Gasperi – ha aggiunto – ha molto da insegnare ancora oggi a chi vuole impegnarsi in politica».

Incalzato dalle domande del moderatore, il giornalista varesino già inviato del Tg1, Enrico Castelli, è toccato ad Antonio Polito entrare nel vivo dell’esperienza politica di De Gasperi, trentino di nascita, deputato al parlamento asburgico, uomo di confine abituato dunque a vedere le relazioni internazionali come fattore centrale dell’attività politica. «Ho voluto intitolare il mio libro dedicato a De Gasperi “Il Costruttore” – ha spiegato Polito – proprio per sottolineare l’opera gigantesca realizzata da lui. Un’azione politica e riformatrice  capace di risollevare e di ricostruire un Paese intero uscito distrutto dalla seconda guerra mondiale. Le riforme da lui realizzate, la cassa per il mezzogiorno, la riforma fiscale, la creazione dell’Eni, il piano casa sono solo alcune delle iniziative che grazie a De Gasperi hanno favorito la ripresa del nostro Paese e il suo rientro a pieno titolo nel consesso mondiale dopo la tragica esperienza del fascismo».

Nel dialogo tra i due relatori non sono mancate le sottolineature riguardanti l’attività politica di De Gasperi sullo scacchiere internazionale: il piano Marshall che ha portato risorse economiche fondamentali per ridare vita alle casse dello stato, l’entrata nella Nato, la scelta occidentale, oggi data per scontata ma fonte di feroci contrasti in quegli anni. Scelte che hanno poi influito l’attività politica  fino ai giorni nostri.

Sono state infine ricordate due sconfitte di De Gasperi: il fallimento della politica di difesa europea e l’impossibilità di modificare la legge elettorale per garantire maggiore stabilità al Paese. «Un tema – ha ricordato Polito – ancora oggi di grande attualità. De Gasperi aveva intuito l’urgenza di questo problema già 70anni fa»

All’incontro di ieri sera,  presenti tra gli altri il Prefetto  Rosario Pasquariello, il sottosegretario regionale Raffaele Cattaneo, il consigliere regionale Giuseppe Licata, l’assessore Roberto Molinari insieme a molti sindaci e amministratori comunali, seguirà un secondo appuntamento in programma venerdì 3 ottobre sul tema De Gasperi e l’Europa alla presenza di due europarlamentari Massimiliano Salini e Giorgio Gori.

Infine, chi vuole conoscere da vicino il figura di De Gasperi, da domani fino al 5 ottobre ha la possibilità di visitare la mostra “Servus Inutilis,  De Gasperi e la politica come servizio” , allestita nelle sale della Provincia a Villa Recalcati.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Settembre 2025
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