In troppi steccano, la Openjobmetis non si sblocca
Varese cade in casa anche con Trento (74-85) perdendo contatto nel finale: biancorossi dominati a rimbalzo con molti uomini insufficienti
Se volessimo provare a leggere nei numeri la terza sconfitta consecutiva della Openjobmetis (74-85 contro Trento, risultato bugiardo ma tant’è), avremmo l’imbarazzo della scelta. Potremmo parlare dei 15 rimbalzi in attacco concessi all’Aquila nonostante “l’alert” di Kastritis ai suoi giocatori alla vigilia, oppure potremmo sottolineare la pochezza della panchina biancorossa (appena 4 punti contro 23), o leggere sul referto che il miglior rimbalzista di casa è una guardia (Moore). E ancora vedere come tre dei cinque stranieri (Moody-Freeman-Renfro) abbiano fatturato un totale di 4 punti e 1 su 11 al tiro.
Sta qui, parlando di squadra, l’ennesima serata da amaro in bocca per i 4mila di Masnago, arrivati con qualche speranza e perfino gasati dopo un paio di fiammate della squadra che si vorrebbe sempre vedere. Un’Openjobmetis tonica in avvio, reattiva in difesa, capace anche di riacciuffare il vantaggio dopo i primi passaggi a vuoto. Insomma, una squadra in crescita almeno rispetto alle ultime due recite disastrose. Una squadra che, però, quando si è trattato di tirare le somme è stata trafitta dalle guardiette trentine (il diminutivo è solo dal lato fisico, non certo per il talento) Jones e Steward, che hanno completato l’opera portata fino a lì dai compagni.
Nell’ultimo periodo, anzi negli ultimi 5′, Trento ha fatto le scelte giuste, ha limitato gli errori e ha quasi “aspettato” che la OJM si rovinasse con le proprie mani. E del resto è difficile, in LBA, portare a casa una vittoria quando si gioca in tre, o poco più. Già, perché al di fuori del trio Librizzi-Nkamhoua-Moore, Varese ha costruito troppo poco. E se la stecca di Moody non è nemmeno quotata, quelle di Freeman e Alviti fanno malissimo: il primo è ancora indietro (ci mancherebbe) ma ha disputato una prova senza capo né coda, il secondo è stato un misto di nervosismo, indolenza ed errori, lui che a Sassari fu l’eroe della prima (e sola) vittoria.
Ora Kastritis attende l’atterraggio a Malpensa di Ike Iroegbu (metà settimana?) per avere finalmente un giocatore in grado di comandare la squadra e dare fiato a un Librizzi a lungo eroico. Non sarà la panacea di tutti i mali ma è chiaro che senza questo Moody a (non) fare gioco qualche passo avanti dovrebbe accadere. Il calendario rimane tremendo, la classifica deficitaria, ma l’unica cosa possibile e guardare oltre. E provare a invertire la rotta.
PALLA A DUE
C’è ancora Stefan Moody a referto per Varese in quella che dovrebbe essere la sua ultima esibizione biancorossa. In quintetto però ci va Librizzi con un assetto basso: Renfro resta fuori, torna Assui dal 1′ con Nkamhoua centro opposto a Mawugbe. Cancellieri è senza Battle (previsto) e tiene il gioiellino Niang in uscita dalla panchina, inserendo Jogela in quintetto. Meno di 4mila paganti a Masnago, tra orario e ultime esibizioni dimenticabili.
Freeman e Alviti a “livello Moody”. Libro e Moore meriterebbero la vittoria
LA PARTITA
Q1 – La partenza di Varese è a missile: Librizzi e Nkamhoua scrivono 10-1 in pochi scambi, Trento sbaglia tutto dall’arco e Cancellieri deve subito spendere un timeout. La Openjobmetis resta tonica, Aldridge però imbuca la prima tripla dando un antipasto della sua partita; Kastritis dà spazio anche a Moody che dà subito un assist a Nkamhoua ma poi torna a sbagliare tutto. Il tempo di veder arrivare il 10′ e l’Aquila è già a contatto, anche se un antisportivo su Freeman concede i due liberi del 22-17.
Q2 – Librizzi, in pieno gas, colpisce ancora da tre punti ma Aldridge non permette ai biancorossi di scappare: alla lunga arriva il pareggio con un concreto Bayehe e poi anche il sorpasso ospite nonostante un “Libro” in formato maxi. Al capitano si aggiunge Nkamhoua ma alle cose buone bisogna sottrarre quelle negative: Moody non ne azzecca una, Freeman rifiuta triple per sbagliare in entrata e al suono della sirena c’è il +1 esterno, 40-41.
Q3 – L’antico peccato varesino del rientro dagli spogliatoi si concretizza per l’ennesima volta: 0-6 di parziale trentino più dovuto alle sbavature biancorosse che alla bravura degli uomini di Cancellieri. Varese però dimostra di avere un po’ di ormoni, guardacaso con Librizzi-Nkamhoua-Moore, sempre loro. Controsorpasso dopo che Alviti, in sonno, aveva sbagliato un sottomano da un metro. Il numero 2 dà qualche piccolo segno di risveglio, ma è poca roba, e nel finale di quarto arriva un nuovo miniallungo ospite propiziato dalla tripla di Aldridge e completato in lunetta, 58-62.
Kastritis, «Abbiamo perso ma stiamo crescendo, ma vietato demoralizzarsi»
IL FINALE
Nkamhoua da lontano colma subito il divario ma ora sono le guardie di Trento a pungere. Il finlandese però si trova a meraviglia con Moore che gli alza la palla o lo cerca in area: Olivier valica i 20 segnati ma trova pochi alleati a livello realizzativo. E così la Dolomiti Energia rimane davanti, seppure di un’incollatura, e quando l’asse Nkamhoua-Moore perde due palloni di fila, ecco i canestri dell’allungo quasi finale con Aldridge, Steward e Jones. Tazé non ci sta, deposita due volte la palla nel canestro ma Alviti prima viene stoppato da Bayehe, poi sbaglia il tiro del possibile -3, l’ultimo in grado di tenere Varese a galla. A quel punto Trento dilaga, anche in modo eccessivo (canestro a difesa ormai ferma, antisportivo ad Alviti che si fa giustizia da sé) ma nulla cambia sul verdetto della partita, ancora amaro da accettare (74-85).
OPENJOBMETIS VARESE – DOLOMITI EN. TRENTO 74-85
(22-17, 40-41; 58-62)
VARESE: Librizzi 23 (3-5, 5-8), Moore 12 (6-7, 0-2), Alviti 5 (0-2, 1-4), Assui 6 (0-1, 1-4), Nkamhoua 24 (6-10, 3-8); Villa, Renfro 2 (1-1), Moody (0-1, 0-2), Freeman 2 (0-5, 0-2). Ne: Bergamin, Ladurner. All. Kastritis.
TRENTO: Jones 18 (4-8, 1-5), Steward 17 (6-8, 1-4), Jogela 11 (5-6, 0-6), Aldridge 16 (1-3, 4-5), Mawugbe; Niang 6 (2-5, 0-2), Forray, Jakimovski 3 (1-4, 0-4), Bayehe 11 (5-6, 0-1), Hassan 3 (0-1, 1-3). Ne: Airhienbuwa, Cattapan. All. Cancellieri.
ARBITRI: Bartoli, Perciavalle, Pepponi.
NOTE. Da 2: V 16-32, T 24-41. Da 3: V 10-30, T 7-30. Tl: V 12-14, T 16-25. Rimbalzi: V 34 (5 off., Moore 7), T 45 (15 off., Jogela 8). Assist: V 21 (Moore 7), T 22 (Jones 8). Perse: V 17 (Nkamhoua 5), T 14 (Steward 5). Recuperate: V 8 (Moore 3), T 12 (Jones 5). Usc. 5 falli: Moore. F. antisportivo: Steward, Alviti. Spettatori: 3.860.
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