La cometa Lemmon solca i cieli del Varesotto
Ha raggiunto il punto più vicino alla Terra qualche giorno fa e sta continuando il suo percorso in questa zona interna del Sistema Solare. Le foto dell'osservatorio astronomico Schiaparelli
Il cielo notturno è un enorme contenitore di meraviglie, dai vicini pianeti, ognuno con le proprie caratteristiche, agli oggetti del cielo profondo quali nebulose, ammassi di stelle e galassie che risplendono di colori e forme tra le più diverse.
L’occhio si perde tra queste meraviglie che affascinano e stupiscono. Ma gli oggetti celesti ritenuti più suggestivi tra tutti sono sicuramente le comete.
Silenziose viaggiatrici dello spazio, con le loro lunghe code e le chiome luminose non possono che catturare il nostro interesse. Nel passato erano ritenute portatrici di sventura; il loro apparire brillante nei cieli era un messaggio che anticipava carestie, epidemie, guerre.
Oggi fortunatamente questo aspetto superstizioso ha lasciato il posto al desiderio, forse un po’ romantico, di osservare queste viaggiatrici che provengono dalle zone più fredde del Sistema Solare. In questo periodo solca i nostri cieli la cometa C/2025A6 Lemmon, che ha raggiunto il punto più vicino alla Terra qualche giorno fa e sta continuando il suo percorso in questa zona interna del Sistema Solare. Pur non essendo una cometa di luminosità eccezionale, può essere osservata con piccoli binocoli o addirittura ad occhio nudo, avendo però a disposizione un cielo scuro, senza o con poco inquinamento luminoso (cosa difficile da trovare purtroppo, a causa della insensata sovrailluminazione delle nostre città). La cometa si può osservare subito dopo il tramonto, guardando verso ovest ad un’altezza di circa 20 gradi sull’orizzonte.
Si nota un lucore, un batuffolo di luce seguito da una coda. Dalle immagini prese dall’Osservatorio Astronomico “G.V.Schiaparelli” di Campo dei Fiori, a cura dell’astrofotografo Federico Bellini, si osserva una insolita grande attività nella coda, con nodi e vortici che si increspano costantemente, a causa del vento e delle tempeste solari. Lemmon raggiungerà il punto più vicino al Sole l’8 novembre, per poi ritornare verso le profondità fredde e oscure del nostro Sistema Solare dove abitano milioni e milioni di grandi sassi ghiacciati, proprio come lei.
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