L’assessore Lovato candidato per il centrodestra varesino? “Se avessi pensato di candidarmi contro, mi sarei già dimesso”
Un piccolo enigma ha accompagnato la presentazione dell'accordo UDC/Lega della mattina del 30 luglio: una probabile disponibilità dell'assessore a presentarsi con il centro destra. L'abbiamo chiesto all'interessato

Sono state tante le novità emerse nella conferenza stampa che ha presentato l’accordo tra Udc/Lega Civica e Lega nella mattina del 30 luglio: una di queste era l’ipotesi che l’attuale assessore al turismo e innovazione del comune di Varese Fabrizio Lovato fosse pronto a candidarsi per il centrodestra.
A parlare in questi termini Mauro Morello che ha fatto intendere le possibili intenzioni del “nostro assessore”, come l’ha definito: «Lovato ha condiviso il percorso con noi. Ora siamo arrivati al dunque a causa dell’individualismo di Galimberti. Non arriviamo a chiedere a Lovato di dimettersi, ma diciamo che non ce lo immaginiamo come candidato in una lista di centrosinistra…» ha detto Morello con un sorriso, anche se non si è spinto fino a considerarlo parte della lista civica che animeranno in particolare lui e Ennio Imperatore, quella Varese Città Giardino che sarà una delle colonne portanti della coalizione di centrodestra.
Per avere conferma della notizia, davvero bomba se verificata visto che Fabrizio Lovato è assessore da soli due anni ed entrato in quota Italia Viva da indipendente nella giunta di Davide Galimberti, cioè dalla parte opposta a quella a cui si dovrebbe candidare, abbiamo provato a chiamare direttamente l’interessato: «Innanzitutto tutto quello che farò fino alla fine del mio incarico, sarà per la giunta Galimberti, a cui appartengo e che sono onorato mi abbia scelto – ha premesso Fabrizio Lovato – e poi se anche avessi solo pensato di candidarmi con qualcuno contro la giunta con cui sto lavorando, mi sarei già dimesso».
Sulla sua posizione politica, Lovato è più sfumato: «Sono stato trasparente fin dalla presentazione come assessore, dove ho detto davanti a tutti che non avevo votato Galimberti e che avevo votato a destra. La verità è che a livello cittadino le ideologie politiche non contano: conta quello che si fa. E per quel che ho visto questa amministrazione ha fatto bene. Perciò, per ora non so proprio cosa farò nel futuro, magari proprio niente. Ragiono naturalmente da professionista, sono oltre gli schieramenti e sto concludendo il mandato. Adesso penso solo a quello».
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