Nei reparti di medicina degli ospedali di Varese e Luino il progetto “La medicina gentile che cura e ascolta”
Doll therapy e terapia occupazionale verranno proposti nei reparti diretti dal professor Dentali e dalla dottoressa Attardo. Un progetto di 1Caffè Onlus portato avanti grazie ad AVO
All’Ospedale di Varese e in quello di Luino prende vita un progetto innovativo per umanizzare le cure, grazie alla collaborazione tra l’Associazione Volontari Ospedalieri (AVO) e FADOI, la Federazione dei Dirigenti Ospedalieri Internisti, il cui presidente, Prof. Francesco Dentali, è anche direttore della Medicina dell’Ospedale di Varese.
Il progetto, dal titolo “La Medicina Gentile che Cura e Ascolta”, è promosso da 1 Caffè Onlus – realtà fondata da Luca Argentero, Beniamino Savio e Pietro Mazza Midana – in collaborazione con FADOI. Si propone di portare ascolto, umanità e relazioni di qualità nei reparti ospedalieri, attraverso il sostegno concreto al volontariato sanitario.
AVO in prima linea nei reparti di Varese e Luino
AVO Varese è l’associazione che darà attuazione concreta all’iniziativa, attivando nelle di Medicina di Varese e Luino, diretta dalla dottoressa Tiziana Attardo, un programma dedicato al trattamento non farmacologico del delirium negli anziani. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Area Medica dell’ASST Sette Laghi, include attività di ascolto, compagnia e stimolazione relazionale, avvalendosi anche della Doll Therapy e della terapia occupazionale.
Attualmente operativo su 156 posti letto, il programma punta a raggiungere oltre 8.000 pazienti all’anno, estendendosi progressivamente ad altre strutture dell’ASST.
Un invito alla cittadinanza attiva
L’iniziativa rientra in un progetto nazionale che coinvolgerà 20 ospedali in tutta Italia, e mira a ridurre l’isolamento dei pazienti fragili promuovendo una medicina più empatica e inclusiva. Per sostenerla è attiva una campagna di crowdfunding su www.1caffe.org, aperta a cittadini, aziende e comunità che desiderino contribuire al benessere dei pazienti.
«La gentilezza è un valore clinico e sociale»ha dichiarato il Prof. Dentali, evidenziando come il volontariato rappresenti un elemento essenziale per il miglioramento della qualità della degenza ospedaliera.
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