Jimi Hendrix, Lucio Dalla e i Rolling Stones: a Glocal Doc la musica vista dall’obiettivo di Renzo Chiesa
A Glocal Doc il documentario dedicato al fotografo Renzo Chiesa: 50 anni di immagini che raccontano la musica italiana e internazionale tra aneddoti e storie che hanno divertito e coinvolto il numeroso pubblico in sala
Una serata di musica, storie e fotografia: la quarta serata di Glocal Doc a Varese ha visto protagonista il documentario “Renzo Chiesa / Chiesa Renzo”, omaggio a uno dei più grandi fotografi della scena musicale italiana e internazionale. In sala, accolti da un pubblico numeroso e partecipe, erano presenti lo stesso Renzo Chiesa e il regista Paolo Boriani, intervistati dal giornalista di VareseNews Tommaso Guidotti.
Aveva solo 17 anni Renzo Chiesa quando, nel 1968, scattò la sua prima fotografia a Jimi Hendrix al Piper di Milano. Da allora, non si è più fermato. Ma come ha ricordato lui stesso durante l’incontro, «scattare una fotografia non basta: bisogna costruire un’immagine, e un’immagine vera resta per sempre».
Il documentario ripercorre 50 anni di carriera e di immagini iconiche: dai Rolling Stones a Ray Charles, da Miles Davis a Frank Zappa, da Nina Simone a Bob Marley. E poi tutta la musica italiana: Dalla, De Andrè, Celentano, Mina, Jannacci, Conte, Guccini, De Gregori, Demetrio Stratos e molti altri.
Renzo Chiesa / Chiesa Renzo non è solo un documentario biografico, ma anche un viaggio in un tempo che sembra svanire: «Il tempo che fa la differenza tra la fotografia analogica, quella della camera oscura, del tempo lento e preciso della pellicola. Un tempo in cui ogni scatto era pensato, costruito, scolpito nella luce – ha raccontato il fotografo dopo la proiezione – Un tempo che oggi con il digitale non serve più: oggi scatti e in un minuto la tua foto fa il giro del mondo ma questa velocità forse ci ha tolto qualcosa».
Il racconto di Chiesa è ricco di aneddoti e incontri straordinari, narrati con ironia e lucidità, accompagnati da immagini potenti che hanno saputo restituire allo spettatore non solo i volti dei musicisti, ma l’anima di un’epoca.
«La storia di Renzo Chiesa è qualcosa di prezioso, che non volevo perdere, che dovevo raccontare per conservare la sua storia ma anche quell’epoca – ha detto il regista Paolo Boriani ,amico personale di Chiesa – Da qui è nato il documentario che ci restituisce non solo il suo racconto e la sua straordinaria carriera ma anche cinquant’anni di storia della musica».
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