Break formativi al via nelle PMI varesine: “Così possiamo azzerare gli infortuni”
Sette aziende partecipano alla sperimentazione del progetto nato dall'accordo tra Confapi e sindacati. Formazione di 15-30 minuti direttamente in reparto durante il turno di lavoro
Prende il via la fase operativa dei break formativi nelle piccole e medie imprese manifatturiere della provincia di Varese: giovedì 4 dicembre, nell’incontro organizzato da Confapi Varese e dai sindacati CGIL, CISL e UIL, è stato presentato nel dettaglio il progetto che coinvolgerà sette aziende del territorio in questa prima fase sperimentale.
Si tratta della messa in atto dell’accordo siglato lo scorso febbraio tra Confapi Varese e le organizzazioni sindacali, che porta nelle PMI un modello già sperimentato con successo nelle grandi realtà industriali dopo l’accordo del 2022 con Confindustria Varese. L’obiettivo è diffondere la cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro senza interferire in modo significativo con le dinamiche organizzative aziendali.
I break formativi consistono in brevi momenti di formazione, della durata di 15-30 minuti, erogati direttamente durante il turno di lavoro. Non si tratta di formazione teorica generica, ma di interventi mirati su temi concreti: criticità emerse in azienda, situazioni potenzialmente pericolose o aspetti specifici di interesse per la sicurezza dei lavoratori.
Durante la presentazione, aperta dai saluti di Piero Baggi, direttore generale di Confapi Varese, e dai rappresentanti delle organizzazioni come la segretaria generale Cgil Stefania Filetti, che ha sottolineato come “la sicurezza si fa insieme”, la delegata UIL che ha portato i saluti del coordinatore Antonio Massafra, definendo l’iniziativa “un importante passaggio da condividere insieme”, e Marco Molinari della CISL che ha ringraziato per il lavoro fin qui svolto.
A entrare nei particolari del progetto è stato Ivano Ventimiglia della CGIL, che ha illustrato le potenzialità del nuovo approccio: “Il break formativo può non solo ridurre, ma addirittura azzerare gli infortuni” ha infatti detto. La chiave, ha spiegato Ventimiglia, sta nel coinvolgimento attivo dei lavoratori e nell’aggiornamento davvero continuo che permette di mantenere alta la percezione del rischio.
Partecipano alla prima sperimentazione le aziende CB Ferrari Srl, IMES Spa, Giulio Bossi Srl, Tekno MP Srl, Europrosan Srl, G.n.c. Srl e F.lli Martini Srl Impianti Elettrici. All’incontro erano presenti i titolari o loro delegati, gli RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) e gli RSPP (Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione) delle aziende coinvolte, figure fondamentali per l’organizzazione e la gestione dei break, insieme ai preposti aziendali eventualmente designati.
Il progetto prevede inizialmente la formazione delle figure chiave delle aziende, che saranno poi i protagonisti dello sviluppo dei break formativi all’interno delle imprese. L’accordo prevede inoltre un monitoraggio costante per verificare i risultati e, se necessario, affinare le modalità formative in base alle esigenze emerse nel tempo.
Se la sperimentazione darà esiti positivi, il modello potrà diventare un punto di riferimento per il settore manifatturiero del territorio, rafforzando ulteriormente la cultura della sicurezza nelle aziende varesine.
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