L’arte e il golf si incontrano
Giorgio Piccaia presenta la sua ricerca artistica nei circoli di golf
 E’ giunto alla terza edizione il circuito Piccaia Golf Cup. Il tour è nato da un’idea dell’artista nel 2012 per unire l’arte al golf. La formula di gioco è la classica Stableford. Quest’anno il circuito si svolge da maggio a ottobre in otto tappe nei golf club di Arona, Dei Laghi, Panorama, Varese, Tolcinasco, Alpino, Molinetto, Le Robinie.
E’ giunto alla terza edizione il circuito Piccaia Golf Cup. Il tour è nato da un’idea dell’artista nel 2012 per unire l’arte al golf. La formula di gioco è la classica Stableford. Quest’anno il circuito si svolge da maggio a ottobre in otto tappe nei golf club di Arona, Dei Laghi, Panorama, Varese, Tolcinasco, Alpino, Molinetto, Le Robinie. 
Le prime due gara del circuito Piccaia Golf Cup si sono svolte all’Arona golf di Borgoticino a maggio e al golf dei Laghi di Travedona Monate a giugno la prossima si terranno al golf Panorama e al Varese golf club a luglio.
Perché è nato il Piccaia golf cup?
Sono un golfista, ho lo studio e l’abitazione in un golf, è stato quasi naturale abbinare la mia passione sportiva con la mia attività artistica e proporre questo circuito. Il connubio arte e golf è molto piacevole.
Com’è nata la passione per il golf?
Nel lontano 1996 ho preso alcune lezioni a Le Robinie e da allora non ho più smesso di giocare, anche se ultimamente i miei impegni artistici sono sempre più numerosi quando posso gareggio volentieri. Sono iscritto all’AIGG (associazione italiana giornalisti golfisti) e tutti gli anni partecipo ad alcune gare dell’associazione. Sono campione nazionale di doppio 2013 con il giornalista Dario Barolini.
Quali sono le novità della terza edizione del suo circuito?
Nei primi due anni i premi sono stati miei piatti in argilla. Ora per le gare di quest’anno ho realizzato piastrelle uniche sempre in ceramica, che ritengo molto belle e sono quadri in miniatura. Anche per questa edizione sarò accompagnato oltre che da Melania Rocca da collaboratori storici come Ivano Talassi e Fosco Marongiu, anche da Giovanna Mosca, Antonio Faravelli e Vittorio Ballerio che riserveranno ai giocatori delle belle sorprese.
Cosa si aspetta dal circuito?
Mi aspetto di giocare bene e vincere qualche gara. I circoli di golf sono una bella vetrina per mostrare le mie opere a un pubblico sensibile e competente. Quest’anno, in qualche club house, esporrò miei quadri alcuni giorni prima della gara, e al golf club Alpino di Stresa ho una personale per tutta la stagione.
Lei espone sovente con suo padre Matteo, quali saranno i vostri prossimi impegni artistici?
È da diversi anni che io e mio padre Matteo, un grande maestro dell’arte contemporanea, lavoriamo insieme e con grande soddisfazione artistica. Ora stiamo preparando due importanti mostre: una a Orta san Giulio e l’altra a Milano per il prossimo autunno.
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