Vedani: “I ciclisti sloggiati a mie spese”
Decisione presa a marzo, dice, ma il blitz è stato fatto ad agosto per evitare il clamore mediatico. "La Lega in cantina? Non se ne parla neanche"
«Molto semplice: abbiamo scelto agosto per evitare il clamore mediatico. Ci siamo riusciti in parte ma è tutto previsto. Qualcuno vuole strumentalizzare: parlare di Lega che si "nasconde" e che non ha più miti? Facciano pure. Sono cavolate». Alessandro Vedani, ex sindaco leghista e attualmente assessore a Buguggiate, taglia corto in merito alla rimozione dei cosiddetti ciclisti padani, le "statue" dei notabili leghisti realizzate nel 2008 dall’ex senatore Giuseppe Leoni in occasione dei Mondiali di Ciclismo di Varese. Il blitz (lo definisce lui in questo modo) con il quale sono stati rimossi i ciclisti padani dalla rotonda di Capolago lunedì mattina, era ampiamente preventivato. Il clima politico? Le spaccature interne alla Lega? Secondo Vedani non hanno avuto alcun peso sulla scelta di smontare barraca e burattini e portare via le nove sagome dei leader leghisti. «L’avevamo deciso a marzo ma poi tutto è slittato». Perché? Lo spiega Vedani, una questione di principio vera e propria. «Hanno cominciato a prendere di mira le sagome in legno: pitturarle, travestirle…E allora ci siamo detti perchè rimuoverle adesso? Stanno lì finché non decidiamo di toglierle, ma lo decidiamo noi». E così è stato. Lunedì mattina Vedani stesso ha mobilitato i mezzi e in poche ore (ma non senza fatica, visto che le basi erano cementate) ha smantellato e traslocato i ciclisti: «Non mi si venga a dire che lo spostamento è stato una spesa per la comunità perché neanche questo è vero: ho pagato tutto io di tasca mia. Adesso sono ricoverati in un posto sicuro in attesa di nuova destinazione». Impossibile sapere dove si trovino in questo momento Bossi, Maroni e compagnia: «Perché dovremmo dirlo? Sono in un posto e poi andranno in un altro posto. Non c’è altro da aggiungere». Potrebbero essere messe in mostra in occasione del congresso che il Carroccio celebrerà l’8 settembre proprio a Buguggiate? Non aggiunge una parola di più nemmeno il sindaco di Buguggiate Cristina Galimberti: «Sono in ferie, è agosto, davvero è una cosa importante la rimozione dei ciclisti padani? Mi fa sorridere davvero tutto questo interessamento. Vi piacerebbe vedere le statue in magazzino, lo capisco ma non se ne parla». Di dire che Bossi e Maroni sono finiti in cantina, non se la sentono neppure loro.
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