È morto Giovanni Bianchi
Il Presidente Raffaele Cattaneo: “Figura esemplare di quel cattolicesimo sociale che ha contribuito alla crescita del nostro Paese”

«Giovanni Bianchi è stata figura esemplare di quel cattolicesimo sociale orientato al fare e all’agire concreto che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo e alla crescita del nostro Paese. Persona di grande spessore umano e di profondo rigore morale, anche nel suo impegno politico ha sempre fatto riferimento ai principi e ai valori della dottrina sociale della Chiesa, attento e preoccupato che la politica nel perseguire il progresso economico e sociale non dimenticasse mai gli ultimi, gli emarginati e quindi il bene comune. A nome anche dell’intero Consiglio regionale, rivolgo un caloroso abbraccio alla moglie Silvia e ai familiari, certo che il suo insegnamento e il suo esempio resteranno sempre di attualità per tutti noi».
Così il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo ricorda Giovanni Bianchi, scomparso questa notte a 78 anni nella sua casa di Sesto San Giovanni dopo una breve malattia.
“Ricordo con commozione –ha aggiunto il Presidente Cattaneo- le sue parole in occasione del Premio che abbiamo ospitato in Consiglio regionale, dedicato alla figlia Sara, giornalista de “Il Sole 24 Ore” prematuramente scomparsa. Anche da un grave lutto familiare come quello che lo aveva colpito, Giovanni aveva saputo trarre occasione e motivo di speranza e di rinnovato impegno”.
Giovanni Bianchi aveva 78 anni ed era tuttora impegnato nell’associazionismo cristiano e in particolare nell’Acli, di cui fu anche presidente lombardo e nazionale. Nato a Sesto San Giovanni, militò nella Democrazia Cristiana e fu molto attivo nel sindacalismo cattolico e nell’impegno sociale. Ha contribuito a fondare il Partito Popolare Italiano, di cui è stato deputato dal 1994 e presidente nazionale nel 1995-1996. E’ stato segretario regionale lombardo del PPI fino al suo scioglimento nella Margherita. E’ stato fondatore e presidente del Circolo Dossetti di cultura e formazione politica. Dal 2004 era presidente del CESPI (Centro Studi Problemi Internazionali) con sede in Sesto San Giovanni e dal 2012 aveva assunto la carica di Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani.
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