Ema, “Amsterdam non è pronta”. Il governo italiano pronto al ricorso
Il direttore Rasi, la soluzione transitoria proposta dagli olandesi «non è ottimale». Palazzo Chigi pronto a intraprendere iniziative per rivalutare la candidatura di Milano

Il palazzo di Amsterdam dove sarà trasferita dopo la Brexit l’EMA, l’agenzia del farmaco, non è ancora pronto, e la soluzione transitoria proposta dagli olandesi “non è ottimale”, perché “dimezza” lo spazio della sede di Londra. Il che aggiunge “strati di complessità” al trasferimento e allungherà i tempi per tornare a funzionare regolarmente. Lo ha detto il direttore dell’EMA, Guido Rasi, in una conferenza stampa congiunta con le autorità olandesi, secondo quanto riportato dall’Ansa.
Palazzo Chigi fa quindi sapere che il governo intraprenderà ogni opportuna iniziativa presso la commissione europea e le istituzioni comunitarie competenti affinchè, anche a seguito di quanto dichiarato dal direttore dell’Agenzia, venga valutata la possibile riconsiderazione della decisione che vide Milano battuta al sorteggio finale.
“Leggo in una nota che, secondo la direzione di Ema, i problemi di Amsterdam ad ospitare la loro nuova sede sono evidenti. D’accordo con il Presidente Maroni confermiamo invece che Milano è in grado di rispettare la tempistica richiesta, sia per la sede che per tutte le condizioni a latere. Sono in contatto con il Presidente del Consiglio per valutare tutte le possibili iniziative”, scrive il Sindaco Beppe Sala sulla sua pagina Facebook.
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