Artoo la speciale guida per bimbi tra quadri e sculture
L'app è destinata ai bambini dai tre anni in su per accompagnarli in un viaggio virtuale alla scoperta di artisti e opere

Che ci fa un orso tra quadri e sculture? Se quell’orso è Artoo non c’è che da essere felici: è una guida simpatica e competente che accompagna i bambini dai 3 anni in su alla scoperta dei capolavori artistici.
Artoo si trova in un’app che è punto di partenza per un percorso culturale, un processo virtuoso per coinvolgere istituzioni culturali e agenzie educative, ma soprattutto bambini e famiglie in una nuova modalità di avvicinamento all’arte, capace di renderli davvero protagonisti.
«La sfida di Artoo è grande – spiega Francesca Gentile di Alchemilla, la cooperativa – promuovere la fruizione dell’arte e il protagonismo culturale dei bambini e delle famiglie pensando anche ai bambini in età prescolare. Una priorità, se si vuole guardare al futuro, è lavorare oggi con scuole, famiglie e musei per formare cittadini che considerino l’arte un bene prezioso, significativo, da fruire e da tutelare».
Artoo, l’orso che ama l’arte.
Artoo è un orso un po’ particolare: vive nella soffitta di un museo e adora l’arte. Però, a causa della sua timidezza, scende a guardare i quadri solo di notte, quando nel museo non c’è più nessuno. Artoo conosce un segreto: sa che i bambini, soprattutto quelli piccoli, hanno un sesto senso per capire il significato nascosto delle cose. Anche delle opere d’arte. Per questo ha fatto un buco nel pavimento della sua casa e da lì ascolta le voci dei bambini che di giorno vengono in visita al museo.
I “barattoli di marmellata” in cui Artoo conserva le voci dei bambini sono un modo per valorizzare e conservare queste competenze ed esperienze, mettendoli a disposizione della community nata attorno all’app. Umberto, il direttore del museo, è il simbolo del mondo degli adulti: Artoo “fa ascoltare” ad Umberto le voci dei bambini, facendo da tramite tra loro e i grandi studiosi. Umberto è il portavoce degli adulti, con le spiegazioni “ufficiali” delle opere raccolte nell’app, ma è un adulto che sa ascoltare i bambini senza pregiudizi, consapevole del valore delle loro riflessioni.
Chiunque scaricherà la app potrà aprire i “barattoli di marmellata” in cui, fiabescamente, Artoo ha raccolto le voci dei bambini e ascoltare i loro pensieri sull’arte. Poi potrà a sua volta anche registrare e inviare ad Artoo il proprio commento alle opere proposte. Lo scopo ultimo è dare vita dare vita a una community, creando un grande racconto collettivo dell’arte vista attraverso gli occhi e le voci dei bambini.
Attraverso l’applicazione per tablet e smartphone è possibile:
• conoscere gli artisti;
• esplorare le opere da vicino;
• registrare le loro impressioni sull’opera;
• tenere un archivio audio delle proprie idee;
• condividere le loro voci con la community;
• ascoltare le voci di altri bambini;
• giocare con l’opera, disegnando e creando con gli artisti che hanno conosciuto.
Per ora, la release dell’app è dedicata principalmente alle opere di Kandinskij, ma il team di Artoo è già al lavoro per ampliare il museo virtuale dell’orso amante dell’arte, raccogliendo i pensieri ei bambini su altri autori.
Il team
Dietro ARTOO c’è Alchemilla, un team di professionisti provenienti dalla pedagogia, dalla scrittura, dalla comunicazione digitale, dal teatro e dal mondo dell’illustrazione, impegnato nella definizione di processi creativi ed educativi innovativi, basati sull’arte e le nuove tecnologie: «Immaginiamo un mondo in cui le arti, il pensiero immaginifico, il sentire poetico, siano riconosciuti come fondamentali per la felicità e il benessere individuale e sociale, da 0 a 99 anni», dicono i creatori.
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