Nido al freddo per la terza volta in 2 settimane
Genitori sul piede di guerra per la caldaia che continua andare in blocco. Sarà sostituita entro l'autunno ma non basta: un operaio controllerà l'impianto ogni sera anche nel weekend
Bambini accolti nuovamente al freddo nella mattinata di oggi, lunedì 20 febbraio, al nido di San Fermo. Colpa della caldaia in blocco, per la terza volta in due settimane. “A questo punto la promessa del cambio della caldaia entro la prossima stagione fredda non ci basta più”, afferma Alice Toffano, rappresentante dei genitori del nido comunale Marzoli.
“Io ho chiesto anche oggi un permesso al lavoro per poter riportare mio figlio a casa e tenerlo al caldo, ma ci sono genitori che non possono farlo e sono costretti a lasciare i piccoli all’asilo, vestiti con le giacche nei saloni, uno a 11 e l’altro a 7 gradi – racconta – Anche se l’intervento dei tecnici è tempestivo e l’impianto ricomincia a funzionare ci vuole tempo per scaldare la struttura e nel frattempo i bambini si sporcano, devono essere cambiati, puliti e lavati al freddo. Proprio non va bene. Serve una soluzione efficace subito”, afferma.
Il problema della caldaia del nido di San Fermo è annoso. Nonostante sia praticamente nuova (sostituita nel 2013) ha sempre funzionato male: in zona ci sono frequenti cali di tensione cui la caldaia reagisce andando in blocco. Il mese scorso, a dicembre, la giunta ne ha approvato e finanziato la sostituzione assieme a una sessantina di altre caldaie di altrettanti immobili comunali.
L’assessora ai servizi educativi Rossella Dimaggio dal canto suo si scusa per il disservizio ed esprime solidarietà alle famiglie: ” I genitori hanno ragione ad essere arrabbiati, cose del genere semplicemente non dovrebbero succedere – afferma – dal canto nostro stiamo facendo tutto il possibile in attesa dei tempi tecnici necessari alla sostituzione che avverrà entro la prossima stagione fredda”.
Nel frattempo questa mattina, una volta rimessa in funzione la caldaia, da una riunione d’emergenza tra gli assessorati competenti, educativi e lavori pubblici, è emersa la possibilità di mettere in campo una risorsa in più: “Uno dei nostri operai comunali risiede a San Fermo e ha dato la sua disponibilità a verificare quotidianamente, tutte le sere e soprattutto nei fine settimana, che il riscaldamento al nido sia in funzione“, spiega l’assessora.
I termosifoni rimarranno accesi anche di notte per cercare di mantenere costante la temperature nei saloni ed evitare che la temperatura all’interno del nido possa scendere troppo. “La situazione è delicata, l’attenzione è massima. Data la situazione e in attesa della soluzione definitiva con la sostituzione della caldaia, cerchiamo di limitare al minimo i disagi per i bambini e le loro famiglie”, assicura l’assessore.
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Ma per i “cali di tensione” che mandano in blocco la caldaia non sarebbe sufficiente uno stabilizzatore di tensione come si usava negli anni 60 per proteggere gli apparecchi televisivi?