Firmato l’accordo per sostenere la piscicoltura che ripopola il Ceresio
Questa mattina la firma del protocollo d’intesa con cui i tre comuni del Ceresio, l’Autorità di bacino e la Comunità montana del Piambello garantiranno per tre anni l'attività della piscicoltura

E’ stato firmato questa mattina a Brusimpiano il protocollo di intesa tra l’Unione Pescatori del Ceresio, l’Autorità di bacino, i Comuni di Brusimpiano, Lavena Ponte Tresa e Porto Ceresio, e la Comunità Montana del Piambello che garantirà per i prossimi tre anni i fondi indispensabili per il funzionamento della Piscicoltura gestita dall’Unione pescatori.
In base all’accordo i cinque enti garantiranno contributi per 9.000 euro l’anno per un periodo di tre anni per l’attività di riproduzione delle specie ittiche autoctone del lago Ceresio e la successiva reintroduzione nel lago e nei corsi d’acqua del Varesotto e del Canton Ticino.
«Prima queste risorse venivano garantite dalla Provincia – ha spiegato il sindaco di Brusimpiano Fabio Zucconelli – ma dopo la riforma sono venuti meno i finanziamenti, vitali per la sopravvivenza di questa attività, tutta basata sul lavoro volontario dei pescatori dell’Unione. Così i nostri tre Comuni, su iniziativa dell’Autorità di bacino e con l’appoggio della Comunità montana del Piambello hanno deciso di fare uno sforzo importante e di intervenire».
«Questa risposta dal basso rende ancora più significativo l’accordo firmato oggi – ha aggiunto Massimo Mastromarino, che oltre ad essere il sindaco di Lavena Ponte Tresa è presidente dell’Autorità di bacino dei laghi Ceresio Piano e Ghirla – e sottolinea l’importanza strategica della Piscicoltura di Brusimpiano e del grande lavoro svolto dai pescatori in un’ottica di tutela e valorizzazione del lago a 360°».
Il valore dell’attività della Piscicoltura per il ripopolamento delle specie ittiche del lago è stato evidenziato anche dal sindaco di Porto Ceresio Jenny Santi: «Nell’ambito delle diverse attività che si stanno mettendo in campo per preservare e valorizzare il Ceresio non poteva mancare attenzione per l’Unione pescatori, che è tra le associazioni che si stanno impegnando di più in questo senso, con un lavoro quotidiano davvero prezioso».
Anche la Comunità montana ha voluto aderire a questa iniziativa «perché – come ha sottolineato l’assessore Franco Pozzi – il territorio del Piambello non è solo montagna e il lago riveste un ruolo importante sotto il profilo ambientale, culturale e turistico».
Per il presidente dell’Unione pescatori Fiorenzo Previatello, i quasi 30mila euro che arriveranno sono una vera boccata d’ossigeno: «Ringrazio tutti gli enti per questo impegno che ci permetterà di proseguire con l’attività di ripopolamento delle specie ittiche, e un grazie a tutti i pescatori che volontariamente mandano avanti questa attività fondamentale, senza dimenticare il grande lavoro che svolgono per la pulizia delle rive e per garantire le condizioni ottimali per la riproduzione dei pesci».
Un’attività, quella dell’Unione pescatori, che ogni anno garantisce la produzione di una gran quantità di pesci – da 700mila fino a un milione di avannotti – che poi vanno a ripopolare le acque di fiumi e laghi del Varesotto e del Canton Ticino, come ha spiegato il vicepresidente Alberto Borroni: «Qui il ciclo è completo: si allevano i riproduttori, si fa la spremitura delle uova, si crescono gli avannotti e si cura la distribuzione ad associazioni e pescatori che li immettono nelle acque».
Il protocollo d’intesa siglato questa mattina garantisce le risorse economiche per proseguire, almeno nell’immediato futuro, questa preziosa attività «ma – aggiunge il presidente Previatello – sarebbe importante anche avere nuove risorse umane che portino nuova energia e nuove forze all’Unione. Ad oggi gli iscritti sono circa 150, ma l’augurio è che si riesca a far crescere interesse e partecipazione attorno a questa associazione, magari grazie alle nuove generazioni».
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