Revocati i domiciliari per l’insegnante accusata di maltrattamenti all’asilo
La conferma dal difensore. Resta la misura interdittiva all’esercizio di attività con bambini. Sabato 19 maggio alle 17 a Gavirate mamme e bambini sfileranno in manifestazione:
La responsabile del nido privato “Imparare è un gioco” di Gavirate, finita in manette e poi agli arresti domiciliari per maltrattamenti, è tornata in libertà.
La revoca del provvedimento è avvenuta qualche settimana fa e la conferma arriva dal difensore della trentaduenne, Antonio Battaglia. La donna era stata arrestata dai carabinieri il 18 aprile scorso dopo le indagini dei militari di Besozzo che avevano raccolto elementi a carico anche di un’altra persona, una cuoca, frutto di riprese con telecamere nascoste all’interno della struttura.
Bambini fatti cadere dalla sedia, strattonati e presi per il collo, oltre alla scena delle ciabatte lanciate verso un piccolo seduto al tavolo al momento della pappa: immagini forti che avevano fatto il giro dei telegiornali e che ancor prima della parziale divulgazione furono la molla che fece scattare le richieste di misure cautelari verso le due donne e la chiusura dell’asilo.
Rimane, a carico della responsabile, la misura interdittiva della durata di un anno, volta ad evitare che l’indagata possa lavorare in strutture che abbiano a che fare coi minori.
E rimane la misura cautelare dell’obbligo di firma per l’altra indagata, la cuoca, che dovrà continuare a presentarsi due volte la settimana dinanzi alla polizia giudiziaria.
Sabato 19 maggio alle 17 a Gavirate in via Maggioni (dove aveva sede il micronido incriminato) è stata organizzata una manifestazione alla quale hanno aderito una ventina di famiglie: ci saranno palloncini e truccabimbi e le mamme chiederanno una legge per dotare di telecamere asili e case di riposo e diranno un generico “No” alla violenza sui più piccoli. Nel corso della manifestazione prenderà la parola anche il sindaco di Gavirate, Silvana Alberio.
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