“Gli svizzeri non pagano le multe? Affidiamoci agli avvocati”
Così Alessio Nicoletti di Movimento Libero: "Un proposta senza oneri per la pubblica amministrazione"
Affidare ad uno studio legale, senza ulteriori oneri per la pubblica amministrazione, il recupero delle multe non pagate dagli svizzeri. Lo propone il leader di Movimento Libero e consigliere comunale di Varese, Alessio Nicoletti. L’idea è mirata a recuperare i soldi di chi, vivendo in un altro paese, come gli Svizzeri, non pagare le multe comminategli in Italia, contando (a ragione) di farla franca.
Gli svizzeri – afferma Alessio Nicoletti – hanno giustamente deciso di recuperare le sanzioni non pagate da automobilisti indisciplinati italiani tramite il posizionamento di telecamere ai valichi e la possibilità di fermo coatto cautelativo del veicolo. Noi purtroppo non abbiamo una legislazione che ci permette di fare questo, ma dovremmo comunque agire affinché il principio di legalità sia rispettato: chi sbaglia deve pagare. Chi prende una sanzione amministrativa deve pagare.
Rigore "elvetico", dunque, contro chi smette di fare il cittadino esemplare appena entra nel "paradiso penale" (e amministrativo) italiano. Come "furbetti delle sanzioni" Nicoletti bolla sia cittadini italiani che si recano in Svizzera che svizzeri che vengono in Italia. In questo, osserva, l’area omogenea tra Varese, Como e Canton Ticino prospettata da Movimento Libero è già realtà. "Ci piacerebbe invece che lo fosse nella capacità di riscossione delle sanzioni elevate. Per questo, proponiamo di affidare ad uno studio legale, senza ulteriori oneri per la pubblica amministrazione, il recupero delle multe non pagate dagli svizzeri".
Quali dunque i passi da intraprendere? Innanzitutto, individuare gli enti coinvolti per sottoscrivere un accordo di programma: "Vediamo bene tutti i comuni del varesotto e del comasco sulla fascia di confine". In secondo luogo, servirebbe una gara pubblica per affidare il servizio di riscossione ad uno studio legale, che nelle nostre intenzioni di Nicoletti&Co. dovrebbe essere pagato con una percentuale sul denaro effettivamente riscosso, senza ulteriori oneri per l’amministrazione pubblica.
I vantaggi secondo il promotore della proposta sarebbero molteplici. Si riuscirebbero a riscuotere finalmente sanzioni che non vengono mai pagate. Non ci sarebbero ulteriori spese per le pubbliche amministrazioni. E, soprattutto – conclude – si darebbe un chiaro segnale di intransigenza sul rispetto del codice della strada. "Potrebbe essere il primo piccolo passo per l’area omogenea: far pagare chi infrange il codice della strada!”
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