L’ambito distrettuale di Somma approva il piano di zona 2009/2011

Aumenta la popolazione, raddoppiano gli stranieri: le previsioni economiche prevedono oltre quattro milioni e mezzo di euro per progetti e interventi

Approvato dall’Ambito Distrettuale di Somma Lombardo il Piano di Zona per il triennio 2009/2011 e sottoscritto con l’Asl di Varese, l’Azienda Ospedaliera Sant’Antonio Abate di Gallarate e la Provincia di Varese l’accordo di programma che darà attuazione al Piano stesso.
L’Ambito Distrettuale è costituito dai Comuni di Somma Lombardo (capofila), Arsago Seprio, Besnate, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Golasecca, Lonate Pozzolo e Vizzola Ticino e il Piano di Zona è stato redatto attraverso una preventiva consultazione delle parti sociali e un approfondito lavoro compiuto dai sindaci, dagli assessori alle Politiche Sociali e dall’Ufficio di Piano: si tratta di un documento che costituisce lo strumento di regia per le risposte al bisogno dei cittadini attraverso l’integrazione delle politiche sociali con quelle sanitarie, del lavoro, della scuola, e attraverso la collaborazione con i soggetti del terzo settore, rappresentativi e portatori degli interessi della comunità locale. Il documento, inoltre, nasce dall’analisi e dalle proposte del gruppo tecnico costituito dagli Assistenti Sociali dei Comuni, che sono le persone che quotidianamente sono a contatto con la gente e dunque con i bisogni della popolazione.
Si tratta di un Piano “dinamico”, che vuole essere punto di partenza necessario alla costruzione di strategie di intervento presenti e future nell’ottica di una crescente integrazione dei servizi con particolare attenzione allo sviluppo di una reale sussidiarietà attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori che si occupano della “persona” sul territorio distrettuale.
Dalle analisi condotte per arrivare alla stesura del Piano di Zona 2009/2011 risulta che all’interno dell’Ambito Distrettuale di Somma Lombardo la popolazione è aumentata, dal 1° gennaio 2002 alla stessa data del 2008, del 6,4%, con un rilevante fenomeno immigratorio, sia comunitario sia extracomunitario. Dal 1° gennaio 2003 alla stessa data del 2008 la popolazione straniera residente nel Distretto risulta aumentata del 142%: un dato che porta con sé inevitabili ricadute in termini di bisogni e conseguenti interventi e servizi.
Il tutto a fronte di un servizio sociale professionale garantito sul territorio distrettuale con 12 assistenti sociali, per un rapporto di un operatore sociale ogni 6.000 abitanti circa.
Per la stesura del Piano di Zona si sono sviluppati nell’ultimo periodo tavoli tematici ai quali hanno aderito anche diverse associazioni del terzo settore. I tavoli hanno riguardato i minori e la famiglia, la disabilità, gli anziani e le nuove povertà rappresentate da situazioni di emarginazione, problematiche legate alla salute mentale e immigrazione.
Per quanto riguarda l’area minori e famiglie, gli obiettivi specifici su cui intervenire con il Piano di Zona 2009/2011 riguardano lo sviluppo del servizio affido, la sperimentazione di gruppi di rete comunali per mettere in sinergia le risorse esistenti sul territorio, e il consolidamento del fondo di solidarietà a sostegno degli oneri derivanti dall’affidamento familiare o dall’ospitalità in strutture per i minori sottoposti a provvedimento dell’autorità giudiziaria, del servizio psicologico di tutela minori, del centro adozioni svolto con delega dall’Asl, di progettualità legate alla legge per la promozione dei diritti e delle opportunità per l’infanzia e l’adolescenza (legge 285/1997), nonché del Gruppo Te.Ma. (Territoriale Multidisciplinare Abuso) nato nel 2006 da un protocollo d’intesa tra l’Ambito di Somma Lombardo, di Gallarate, l’Asl di Varese e l’Azienda Ospedaliera con funzione di consulenza e supervisione agli operatori del territorio per la gestione delle situazioni di abuso nell’infanzia. Sostegno anche per l’emissione annuale di titoli sociali.
Per quanto riguarda l’area anziani, il Piano di Zona prevede lo sviluppo dei titoli sociali e delle azioni per l’integrazione socio-sanitaria, la sperimentazione di un progetto di accesso alle unità di offerta della rete così da garantire modalità e criteri di accesso uniformi per tutti i Comuni dell’Ambito a partire da alcuni servizi specifici, quali il Sad (Servizio assistenza domiciliare), e il consolidamento per l’esperienza dei voucher posti di sollievo.
Per l’area disabilità si intendono sviluppare i titoli sociali e le azioni per l’integrazione socio-lavorativa conseguenti all’accordo di programma sottoscritto con la Provincia relativamente alle persone disabili. Inoltre il Piano prevede la sperimentazione dell’accesso alle unità di offerta della rete così da garantire modalità e criteri di accesso uniformi per tutti i Comuni dell’Ambito a partire da alcuni servizi specifici, quali il Sad. Per quanto riguarda gli obiettivi da consolidare nell’area disabili, questi interessano il progetto Me.La. (Mediazione e Lavoro) come servizio di inserimento lavorativo (operante a livello di Ambito dal 2005) e le progettualità legate alla legge 162 del 1998 concernente misure di sostegno in favore di persone con handicap grave. A questo proposito l’orientamento è quello di consolidare le percentuali tra il 40 e l’80% di finanziamenti a sostegno di questi progetti.
Per quanto riguarda l’area nuove povertà si intendono sviluppare azioni per l’integrazione socio-lavorativa, conseguenti all’accordo di programma sottoscritto con la Provincia di Varese, relativamente alle persone a rischio di emarginazione, e azioni per l’integrazione socio-sanitaria, conseguenti all’accordo di programma sottoscritto con l’Unità Operativa di Psichiatria dell’Azienda Ospedaliera, relativamente alla realizzazione di progetti per la residenzialità leggera. Infine, si intendono consolidare il progetto “Salute mentale nella Comunità”, a forte integrazione socio-sanitaria a partire da progetti individualizzati a favore di pazienti psichiatrici, il progetto “Fuori Pista” di prevenzione del disagio e dell’abuso di sostanze stupefacenti, l’emissione annuale di titoli sociali e la rete di sportelli per l’immigrazione.
Con l’approvazione del documento di Piano è stata inoltre approvata anche la programmazione economico-finanziaria del triennio 2009/2011 per la gestione dei progetti e degli interventi necessari a dare risposte concrete alle domande della comunità. La previsione si avvale di risorse provenienti dal fondo nazionale politiche sociali, dal fondo sociale regionale, dal fondo per le non-autosufficienze e dai fondi conferiti dai singoli Comuni dell’Ambito Distrettuale: a fronte di un budget previsto di 4.550.542 euro sul triennio, 315.000 euro sono risorse derivanti dai Comuni.
Il Piano prevede infine la prosecuzione di momenti di confronto tra pubblico e privato per sostenere una progettualità condivisa e implementare le risorse disponibili sul territorio, sviluppando une sistema di comunicazione e di collaborazione tra pubblico e privato sociale, tra le amministrazioni comunali dell’Ambito e il terzo settore.

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Pubblicato il 15 Aprile 2009
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