I commenti dalla A alla Z

In rigoroso ordine alfabetico, alcune delle impressioni delle personalità riunite a Malpensafiere, in occasione dell'assemblea annuale Univa

L’assemblea annuale dell’Unione Industriali di Varese è innanzitutto un grande contenitore di economia, politica e istituzioni varesine: all’evento non mancano mai infatti i principali personaggi di questi settori. A dimostrarlo per prima è la nostra galleria fotografica.
Ma ad alcuni di loro (e a una interessante outsider..) abbiamo provato a chiedere anche qualche commento, che vi riportiamo in regolare ordine alfabetico: per scoprire, dalla A alla Z, le opinioni all’evento economico dell’anno

Giuseppe Adamoli, consigliere regionale
«Ho ascoltato due buone relazione, che mi fanno capire che oggi i concetti di destra e di sinistra vanno ripensati. I discorsi sentiti, infatti, sono di destra o di sinistra? Non è facile dirlo. Come gli accenni di entrambi alla coesione sociale. O il discorso di Graglia che ha sottolineato come sia lo Stato ciò che può salvare il capitalismo di oggi: non per far tornare uno statalismo morto e sepolto, ma per dire basta all’economia sregolata. Anche questo, non so se è di destra o di sinistra. Di sicuro, attiene al mio modo di ragionare».

Bruno Amoroso, presidente della Camera di Commercio
«Il significato del titolo dell’assemblea, “Ripartire” è ben sintetizzato nell’immagine che campeggia nei luoghi dell’asemblea: il capannone che si apre, la luce che si può già vedere da fuori, l’uomo al centro di tutto e noi imprenditori, dentro, che facciamo quello che sappiamo fare, cioè produrre, e che aspettiamo che questa porta si apra . E’ un’immagine che può valere per tutti i settori. Ma che soprattuto mette al centro l’uomo, il materiale umano che per progredire non può che essere rispettato»

Giorgio Angelucci, presidente Uniascom
«E’ interessante il significato di questa assemblea: Ripartire significa avere fiducia, credere che le nostre aziende possano avere ancora un ruolo nel mercato e ritornare a quei valori di redditività e di sviluppo che ci hanno sempre contraddistinto. L’industria e il commercio sono facce della stessa medaglia, che ha come comune denominatore il prodotto. E’ una filiera che deve funzionare in maniera unisona: ci accomuna perciò la capacità di portarla avanti in modo da avere tutti buoni risultati e far tornare a crescere il mercato»

Emilia Annunziata, Studentessa Liuc
«Mi è piaciuto moltissimo l’intervento conclusivo del presidente Marcegaglia, specie quando ha parlato dell’università: credo che questo paese debba ripartire dall’istruzione. Poi, spero tanto che ci la ripresa sia fatta da una collaborazione tra industria e politica, perchè c’è bisogno di dialogo e riforme. E sono fiduciosa, finchè ci sono persone del mondo dell’industria che portano avanti questo dialogo»

Attilio Fontana, sindaco di Varese
«Mi sembra che sia stato un discorso molto equilibrato, quello del presidente Graglia. Quell’elegia del lavoro è la strada da cui dobbiamo tutti ripassare: se non rivalutiamo questo fondamento della vita comune si perdono gli altri passaggi. Questa società deve ricostituire l’etica: da molto chiedo di ricostituire il concetto di “bene comune” che penso molte persone confonderebbero con il bene privato. E’ importante anche che quel sostanziale ottimismo che traspare: ci vuole convinzione per farlo»

Giorgio Fossa, past President di Confindustria
«La verità è che, malgrado la caduta sia rallentata, non si uscirà dalla crisi fino all’ultimo trimestre del 2009. Le piccole imprese di questa area hanno ancora carattere familiare e questo permette loro di resistere: è da loro che si può ripartire quindi. E anche da Malpensa, che deve avere il coraggio di puntare su altri vettori»

Dario Galli presidente della Provincia
«E’ stata una giornata importante, ricca di spunti per capire se la crisi è davvreo finita e da dove dobbiamo ripartire. E la relazione del presidente Graglia è stata meticolosa. Dobbiamo crederci, alla ripresa, ma soprattutto dobbiamo darci da fare. Perchè questa è una provincia che si esprime nel fare, con imprese che producono. Non è mica fatta di uffici postali»

Maurizio Grigo, Procuratore della repubblica al Tribunale di Varese
«Ho ascoltato relazioni estremamente interessanti, che fotografano sia l’andamento di una crisi che è in essere e che speriamo che venga debellata presto, ma anche i molti segnali e sintomi di ripresa e di volontà di superamento. Per noi il trend è contrario, invece, perchè quando ci sono le crisi aumenta la conflittualità sia civilistica che penalistica: di questi tempi, insomma, noi abbiamo molto da lavorare»

Graziano Maffioli, ex senatore e segretario UDC di Como
«La relazione è stata molto interessante. Mi ha colpito in particolare il tema dell’etica. Al dilà dei partiti che si sono formati, dei problemi delle banche e delle imprese, la rinascita di questo paese deve partire infatti dal recupero di valori come l’onestà, la laboriosità, la correttezza reciproca: i valori dell’etica. Bisogna ripartire dall’uomo. Se non cambia l’uomo non cambierà niente»

Daniele Marantelli, deputato PD
«Graglia ha presentato una relazione che ha concesso poco agli effetti speciali, e con giudizi condivisibili come il richiamo al valore dell’etica, al valore del lavoro, un’idea di Europa più forte. Mi ha convinto anche l’avere ascoltato la necessità di riprendere un dialogo più serio con il sindacato, tutto il sindacato, e i discorsi accorati sul rapporto tra imprese e banche. Ma della relazione di Emma Marcegaglia, però mi ha colpito anche il silenzio assordante su Malpensa»

Roberto Maroni, Ministro dell’Interno
«Ho sentito in particolare una frase importante: occorre fiducia per ripartire. Ed è così: occorre recuperare positività e insistere sulle eccellenze proprie di questo territorio, che ha una lunga tradizione industriale e la forza necessaria per andare oltre la crisi»

Gianni Mazzoleni, segretario della CNA Varese
«Ho trovato un po’ debole sull’analisi sulla crisi. Graglia si è limitato a dire che viene da fuori e che noi la subiamo, ma senza per questo fare una analisi della situazione territoriale. Inserita nel contesto degli interventi successivi di Siniscalco e di Emma Marcegaglia ci può stare, ma presa da sola è veramente un po’ debole. Parla solo dei massimi sistemi»

Nicola Mucci, sindaco di Gallarate
«Mi sembra che la relazione di Michele Graglia sia stata molto lucida rispetto alla situazione economica complessiva. Credo sia particolarmente positiva la sottolineatura riguardo la sinergia del lavoro tra governo imprese e sindacati. Ma credo che occorra fare tesoro dell’esperienza e delle analisi fatti, per non ricadere negli errori che ci hanno portato qui. Ora politica e imprenditori devono concentrare le proprie attenzioni sull’economia reale del paese, cioè sul manifatturiero, che si è rivelato la vera ciambella di salvataggio del paese, al contrario del resto d’Europa».

Marco Reguzzoni, deputato della Lega Nord
«E’ stata un’assemblea molto interessante, di cui ho apprezzato i temi e il modo di trattarli. E ho conservato in particolare due cose: il fatto che l’applauso sia scattato, non richiesto, sul riferimento del ministro alla necessità di dare ossigeno alle imprese. E il plauso alla riforma del federalismo fiscale da parte del presidente Graglia. Ripartire si può e si deve».

Alberto Ribolla, presidente club dei 15 e past president di Univa
«Finalmente l’opinione pubblica si è di nuovo accorta di quanto sia importante il manifatturiero. Non solo in Italia, ma nel mondo il manifatturiero è quello che costruisce la ricchezza, non si limita a gestirla: perchè prima di gestirla, la ricchezza, bisogna crearla. Adesso, dopo la ventata anticiclica che ci ha colpito nel passato, abbiamo finalmente riportato le cose al loro posto».

Renato Scapolan, vicepresidente dell’Associazione Artigiani e presidente di MalpensaFiere
«Ha fatto piacere sentire questi interventi in questa fase pesante per l’economia. Come nel calcio in questi casi bisognerebbe togliersi la maglietta dell apropria ssquadra e mettersi quella dell’Italia: in alcuni casi la presidente Marcegaglia l’ha fatto, in altri mi sono riconosciuto meno. Ho molto apprezzato invece la relazione di Graglia che ha fatto la fotografia del momento duro. E a lui dico che ci vogliono sistemi e sinergie tra piccole e grandi aziende, dove le Pmi possono affiancare i grandi branding»

Stefano Tosi, consigliere regionale
«Ho apprezzato, delle relazioni, i temi del credito, degli investimenti e del welfare: fondamentali per resistere in questo momento e per investire sul futuro. Certo che alcune scelte che hanno paralizzato questa provincia, come quelle che riguardano Malpensa, ci si aspettava fossero maggiormente rimarcate».

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Pubblicato il 25 Maggio 2009
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