Il PD non “digrigna i denti”

All'indomani dell'incontro dedicato al rinnovo della ferrovia, i democratici di Arcisate rispondono a Raffaele Cattaneo: "vigiliamo sull'opera e sulla trasparenza".

Continua ad Arcisate il dibattito sull’intervento di raddoppio della ferrovia in funzione della nuova linea per Stabio. Dopo la serata di confronto sull’opera alla presenza di Raffaele Cattaneo, pubblichiamo la risposta del PD locale all’Assessore alle infrastrutture e alla mobilità della Regione Lombardia

Il PD non “digrigna i denti”
 

Finalmente la sera di venerdì 16 ottobre la Giunta di Arcisate ha organizzato un’assemblea pubblica per la presentazione del progetto della tratta ferroviaria Arcisate-Stabio, giunto alla sua fase pressoché esecutiva. Diciamo “finalmente” perché fatichiamo a credere che la giunta considerasse veramente “pubblica” la precedente riunione, quella di giovedì 26 marzo, alle ore 11.30 del mattino.
Alla presentazione dei contenuti principali del progetto è seguito il dibattito. Il portavoce del circolo del PD di Arcisate, Mario Velli, è intervenuto chiedendo ragguagli su vari aspetti quali il possibile completamento del doppio binario sino a Varese, il rispetto dei tempi di consegna dell’opera, se RFI (Rete Ferroviaria Italiana) intenda reinvestire il frutto del ribasso d’asta in assegnazione d’appalto nelle migliorie richieste dalle amministrazioni all’opera stessa, come il comune abbia operato nei confronti dei proprietari espropriati, se non si possa mantenere in funzione la ferrovia sino al termine delle festività natalizie per scaricare i flussi di traffico. M. Velli concludeva ricordando l’intenzione del PD arcisatese di continuare a vegliare sull’andamento di quest’opera.
L’immediata risposta dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo è stata che «il PD digrigna i denti» nel constatare che la maggioranza porta avanti questo progetto con successo, ed è velleitario il proposito enunciato dal PD di vigilare sull’esecuzione dei lavori che porteranno alla realizzazione del nuovo tracciato ferroviario.
A tale affermazione desideriamo replicare in primo luogo che il PD arcisatese non digrigna i denti, il PD raccoglie i frutti del proprio lavoro e della capacità di vigilare localmente, la vigilanza cui Cattaneo irride. Se è così vero che gli amministratori vogliono il bene comune tanto quanto l’opposizione, perché attendere che la proposta della copertura della ferrovia arrivasse da chi siede sui banchi opposti? È del Sindaco Pierobon, in chiusura di dibattito, il riconoscimento che la maggioranza ha fatto propria l’istanza dell’opposizione (mozione del centro-sinistra presentata al Consiglio comunale nel febbraio 2009). È stato grazie all’attenzione del PD, alle sue pressioni affinché si rimediasse a tre anni di passività e inedia, che la giunta di centro-destra è intervenuta presso RFI al fine di giungere alla copertura di almeno parte del tracciato che attraversa il tratto urbanizzato di Arcisate.
O dovremmo pensare piuttosto che siano state le imminenti elezioni locali a far prendere coraggio alla giunta? Un coraggio sconosciuto per anni, forti coi deboli, pavidi coi forti. Ma è ancora Cattaneo a illustrarci lo stile, nel tentativo di giustificare chi ha governato Arcisate negli ultimi anni, da vicesindaco prima, da sindaco ora. Secondo l’Assessore sarebbe inutile, anzi controproducente informare i cittadini dei progetti nella loro fase preliminare, perché in fondo tutti si sentirebbero in diritto di avanzare richieste e punti di vista. Per dirla in breve, mettiamo i cittadini di fronte al fatto compiuto, così ci risparmieremo una buona dose di fastidi. Peccato che poi, alla domanda di Daniele Resteghini, capogruppo dell’opposizione con Liberarcisate, circa quale progettazione – regionale o comunale – di sviluppo territoriale accompagnasse la creazione della nuova tratta ferroviaria, la risposta sia stata più o meno: «Noi vi diamo la ferrovia, poi spetta a voi rimboccarvi le maniche». Come se la gente della Valceresio fosse abituata all’assistenzialismo di Stato! La nostra domanda, egregio Assessore, è diversa: un territorio si dota delle infrastrutture di cui necessita per la vocazione socio-economica che si dà. Il PD di Arcisate è a favore del trasporto ferroviario; tuttavia, vuole una ferrovia che non solo “passi da”, ma che “si fermi” ad Arcisate e che, nel fare ciò, non lasci profonde cicatrici sul territorio che si vuole unire all’Europa, dai luoghi di lavoro oltre frontiera al capoluogo regionale. Lo hanno ben dimostrato i cittadini, anche quelli toccati dagli espropri, tra i quali nessuno si è ammalato della sindrome “non nel mio giardino”; vero è che alcuni avrebbero preferito venirlo a sapere dal proprio sindaco, piuttosto che da amici e parenti del vicino comune di Induno Olona. E non importa se un sindaco in queste circostanze poco può contro progetti che lo scavalcano; sicuramente può far sì che i suoi concittadini si sentano meno sudditi e più, appunto, cittadini.
Ci sarebbe piaciuto sentire parlare di trasporto integrato nei distretti industriali del Canton Ticino; avremmo voluto capire se i nostri studenti o pendolari diretti a Milano dovranno sopportare ancora rotture di carico ed essere così in balia delle spesso imprendibili coincidenze. Avremmo voluto anche sapere – consideri, egregio Assessore, sino a dove arriva il nostro ardire – a che punto sia il progetto per collegare la tratta ferroviaria da Busto Arsizio all’aeroporto intercontinentale di Malpensa, visto che i gli abitanti della provincia di Varese al momento ci possono andare solo in auto pubblica o privata. Ancora, siamo curiosi di conoscere perché da anni il Canton Ticino punti tutto sulla valorizzazione turistica del territorio e dei monumenti, mentre ad Arcisate, nell’aprile 2006, la Giunta di centro-destra, dopo anni di incuria, lasciò che si desse il colpo di grazia alla fornace situata nel centro storico senza batter ciglio, incurante degli appelli delle opposizioni. Tocca agli enti locali pensare al proprio sviluppo? Allora ci spieghi perché a nessun titolo avete coinvolto la Comunità Montana.
No, il PD non digrigna i denti, egregio Assessore. Il PD continuerà a stare in mezzo alla gente, che essa lo voti o meno, con un sorriso intelligente, che è ben altra cosa rispetto all’ottimismo acritico per il lavoro della Giunta di centro-destra, passata e presente, distribuito a piene mani nella serata cui abbiamo partecipato.

Il portavoce Mario Velli e il Direttivo del Circolo PD di Arcisate

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Pubblicato il 22 Ottobre 2009
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