La Fiom attacca: “Dov’è il referendum di Cisl e Uil?”
Le tute blu della Cgil sostengono che alla Whirlpool la consultazione dei lavoratori sul contratto collettivo appena firmato da Uilm e Fim non sarebbe mai avvenuta. La replica della Uilm: «Per forza, il referendum è previsto per venerdì 4 dicembre»
«È un referendum fantasma. Oltre al danno la beffa. Fim e Uilm danno i numeri su una consultazione truffa. Questa secondo noi è solo una farsa». Sono parole forti, quelle scritte dai delegati della Fiom-Cgil della Whirlpool. Un attacco diretto ai colleghi di Fim-Cisl e Uilm, firmatari dell’accordo separato.
«Scopriamo, leggendo dai siti ufficiali di Fim e Uilm, che nei giorni 25, 26, 27 novembre è stato effettuato il referendum dei loro iscritti in merito al Contratto Nazionale di Lavoro. Ci domandiamo ma quale referendum e soprattutto in quali fabbriche? In Whirlpool, azienda nella quale storicamente i lavoratori sono sempre stati protagonisti sulle scelte sindacali, il referendum non è stato fatto».
La Fiom sottolinea che le delegate e i delegati di Fim e Uilm «non hanno avuto il coraggio di affiggere nelle bacheche il comunicato sui risultati ottenuti facendo finta di nulla. Secondo fim e uilm il 96% dei loro iscritti avrebbe votato, ed il 94% avrebbe approvato l’accordo separato. Ci domandiamo quanto sia reale il dato sull’affluenza della partecipazione e il suo risultato».
Ariel Hassan, segretario provinciale della Uilm, replica così: «Noi il referendum lo faremo venerdì prossimo, 4 dicembre, insieme alla Fim. Per l’ennesima volta la Fiom sceglie di criticare le altre organizzazioni sindacali, mentre noi aspettiamo ancora da loro una risposta sulle regole condivise che riguardano molti aspetti della vita sindacale. Mi riferisco ad esempio alle elezioni della rsu. Insisto: le regole sulla vita sidndacale vanno stabilite insieme. Comunque, in fatto di consultazioni dei lavoratori la Fiom-Cgil non brilla per nulla. Mi piacerebbe sapere perché loro non fanno referendum tra i lavoratori prima degli scioperi».
La Fiom sottolinea che le delegate e i delegati di Fim e Uilm «non hanno avuto il coraggio di affiggere nelle bacheche il comunicato sui risultati ottenuti facendo finta di nulla. Secondo fim e uilm il 96% dei loro iscritti avrebbe votato, ed il 94% avrebbe approvato l’accordo separato. Ci domandiamo quanto sia reale il dato sull’affluenza della partecipazione e il suo risultato».
Ariel Hassan, segretario provinciale della Uilm, replica così: «Noi il referendum lo faremo venerdì prossimo, 4 dicembre, insieme alla Fim. Per l’ennesima volta la Fiom sceglie di criticare le altre organizzazioni sindacali, mentre noi aspettiamo ancora da loro una risposta sulle regole condivise che riguardano molti aspetti della vita sindacale. Mi riferisco ad esempio alle elezioni della rsu. Insisto: le regole sulla vita sidndacale vanno stabilite insieme. Comunque, in fatto di consultazioni dei lavoratori la Fiom-Cgil non brilla per nulla. Mi piacerebbe sapere perché loro non fanno referendum tra i lavoratori prima degli scioperi».
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