«Era un ragazzo con tanta gioia di vivere»

Antonio Carella, il giovane deceduto in via per Fagnano nello scontro della sua auto con un camion, aveva solo ventun’anni e, probabilmente, questa sera stava tornando dal suo nuovo lavoro, a Fagnano Olona. L’impatto ha spezzato la sua giovane vita su quella strada trafficata da centinaia di mezzi pesanti che ogni giorno entrano ed escono dalle moltissime attività commerciali e industriali della zona. In una di quelle aziende lavorava anche lui, dopoche nella tessitura di Solbiate Olona, dove aveva lavorato dai 15 anni in avanti, aveva cominciato a spirare il vento della crisi. Antonio era di Solbiate, abitava con i suoi in via Mazzini 15 e aveva cominciato a lavorare appena dopo la scuola dell’obbligo. Veniva da una famiglia di lavoratori, come il padre Cataldo, operaio edile conosciuto in paese e nella parrocchia.

Il parroco del paese don Emilio è turbato dalla notizia che ancora non l’aveva raggiunto. Ricorda Antonio molto bene, l’ultima volta l’aveva visto a casa dei suoi quando è passato per la benedizione natalizia e lo descrive come un ragazzo esuberante e vitale «proprio come devono essere i ragazzi della sua età – dice – lo conosco perchè la famiglia frequenta la parrocchia e lui ha seguito il percorso della prima comunione e della cresima qui. So che aveva cominciato a lavorare presto e che era un ragazzo con la testa sulle spalle. Anche la sorella e il fratello, più piccoli di lui, frequentano l’oratorio». Anche un conoscente del padre, capitato casualmente sul posto dove è avvenuto l’incidente, lo ha descritto come «bravissimo ragazzo, fidanzato, lavoratore». Antonio era un ragazzo come tutti gli altri, probabilmente con gli stessi sogni dei suoi coetanei, ma il destino è piombato su di lui e ha deciso diversamente sottraendolo all’affetto dei suoi cari per sempre.