Alfieri: “Le mie proposte per aiutare lo sport”
Il candidato del Pd al consiglio regionale presenta alcune idee fra cui un fondo regionale per finanziare l'utilizzo degli impianti da parte delle società sportive
Sport e politica. Ha deciso di affrontare anche questo tema Alessandro Alfieri, candidato per il Partito Democratico a consigliere regionale alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo. Il vicesegretario regionale del Pd aveva già incontrato il “mondo” dello sport varesino sabato scorso per ascoltare i problemi e le proposte di dirigenti di società sportive, allenatori e docenti di educazione fisica. Oggi ha deciso di tornare sull’argomento e formulare alcune proposte politiche concrete. “Lo sport nella nostra società – esordisce Alfieri – ha un’importante funzione sociale, educativa e formativa. Dalla lotta al bullismo e alle droghe, all’educazione al movimento e a stili di vita sani che evitino il rischio obesità. Troppo spesso però la politica non si interessa di queste tematiche”.
E cosa può fare la politica regionale per lo sport, anche nella nostra provincia, Alfieri lo spiega con alcune proposte mirate soprattutto ad incentivare e sostenere l’attività per ragazzi e ragazze al di sotto dei diciotto anni. “Esiste un protocollo d’intesa fra Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e Coni (Comitato olimpionico nazionale italiano) – continua il candidato – che può e deve essere sostenuto dalla Regione dal punto di vista finanziario”. Sarebbe quindi necessaria una verifica dello stato degli impianti sportivi del territorio ed agevolazioni in caso di ristrutturazione, fra cui l’erogazione del contributo dell’Istituto per il credito sportivo in conto capitale e non in conto interesse per garantire maggiore liquidità. “C’è poi la questione delle tariffe della palestre che per le società sportive, soprattutto quelle di sport minori, sono troppo alte. La mia idea è di creare un fondo a livello regionale in modo che i comuni possano dare le palestre in uso alle società che allenano ragazzi sotto i 16 anni in esenzione tariffaria. L’uso gratuito degli impianti previsto dal protocollo Anci-Coni è già una realtà in vari comuni, ma in altri no. E’ chiaro però che se gli enti locali non hanno risorse, non possono rinunciare a questi contributi”.
Ma oltre alla questione dello sport come attività extrascolastica, Alfieri affronta anche la tematica dell’educazione fisica a scuola, in particolare nei primi cinque anni di elementari. “Ad oggi non è prevista una figura specifica, ma sono le maestre e i maestri, senza una formazione specifica, che portano i bambini in palestra. La Regione potrebbe invece mettere a disposizione risorse per le associazioni sportive disponibili ad organizzare attività parascolastiche”.
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