“Alla Liuc tutti hanno un volto e un nome”

Laurea, stage, estero e una carriera veloce. Sono le storie di Cristian, Maria Elena e Giorgio le "pubblicità" migliori per l'ateneo castellanzese

Mercoledì 5 e giovedì 6 maggio tante aspiranti matricole arriveranno all’Università Carlo Cattaneo per visitare l’ateneo e decidere se iniziare li questa nuova fase della vita. Più delle tante e necessarie pubblicità, sono però le storie di chi alla Liuc si è laureato e ha messo piede nel mondo del lavoro che possono aiutare a chiarire le idee ai giovani 18enni.

Un’idea, una pubblicità e la prima impressione positiva. Cristian Osnaghi, classe 1979, è arrivato così alla Liuc e da li non si è più fermato. «Volevo iscrivermi a economia e ho letto di Liuc su una pubblicità. Quando l’ho vista mi ha fatto una buona impressione sia perchè era un piccolo ateneo che per la cura con cui era tenuta. Inoltre era molto comoda per me che abitavo a Cuggiono. Alla fine ho scelto senza grandi dubbi e tutto quello che mi aspettavo è stato confermato». È un messaggio positivo quello che il 31enne lancia ai giovani che devono ancora scegliere il percorso universitario. «Il numero relativamente basso di studenti garantisce un’assistenza migliore da parte dei docenti – spiega Cristian -. Dal punto di vista umano e delle amicizie sembra un po’ di essere ancora al liceo e questo secondo me è importante». Ma se il percorso scolastico di Cristian può essere definito "tradizionale", il suo approdo al mercato del lavoro è stato sicuramente "particolare" rispetto alla media. «Diciamo che la Liuc in questo mi ha un po’ aiutato e mi ha fornito un’opportunità cruciale. Durante un corso di finanza ho consociuto due docenti che lavoravano in San Paolo. Nel giugno del 2002 ho iniziato una stage, a ottobre mi sono laureato e a inizio 2003 ho firmato il contratto». Da li inizia l’avventura lussemburghese di Cristian che all’estero vive e lavora per più di due anni. Oggi, a sette anni dalla laurea, è tornato in Italia e continua a lavorare nella stessa società a cui era approdato da giovane studente.

Maria Elena Bressan ha 28 anni e da due anni la sua vita è divisa fra l’Italia e l’estero. Partita da Paestum in provincia di Salerno alla volta del Politecnico di Milano e della facoltà di Ingegneria gestionale, dopo la triennale ha deciso di continuare il suo percorso di studi all’Università Carlo Cattenao e da li non si è più fermata. La sua è sicuramente una delle migliori "pubblicità" per l’ateneo castellanzese e una bella storia da raccontare alle aspiranti matricole. «Avevo scelto il Politecnico di Milano soprattutto per la sua tradizione. Quando è arrivato il momento di proseguire con la laurea specialistica, ho deciso di passare alla Liuc perché avevo sentito voci positive sulle sue potenzialità». Voci che per Maria Eelena si sono rivelate fondate. «Quello che più mi è piace della Cattaneo è che lascia spazio all’iniziativa e, di fronte a una buona idea, ti dà tutti gli strumenti necessari a realizzarla». Anche lei, come tanti altri, ha trovato lavoro ancora prima di laurearsi. «Mi sono laureata nel 2007 e avevo già firmato il contratto con la Tenaris Dalmine dopo aver svolto uno stage. Da li sono iniziate le mie svariate esperienze all’estero prima in Argentina e poi nel resto d’Europa». Oggi Maria Elena è responsabile per l’Europa e l’ex Russia per l’ingegneria del prodotto per i prodotti legati al petrolio. «Anche al Politecnico avevo avuto molte possibilità e forse avrei avuto le stesse chances. Alla Liuc però mi sono trovata molto bene e l’ho suggerita anche a mia sorella che ora la frequenta e sta già studiando all’estero grazie all’Erasmus».

Giorgio Fraschini è di Gazzada Schianno, ha 27 anni e si è laureato in Giurisprudenza nel 2007. Appena ha concluso gli studi è stato inondato di proposte di lavoro dall’ufficio placement dell’università: «Non mi ero ancora laureato e già fioccavano proposte – racconta a tre anni di distanza – proposte che ricevo ancora oggi». Ma Giorgio è riuscito a fare di più anche non accettando nessuna di tutte quelle offerte di lavoro: «Avevo bisogno di cambiare aria e respirarne di nuova così sono finito a lavorare a Londra, dopo pochi mesi, per una fondazione piuttosto particolare e sono diventato esperto in “whistleblowing” (letteralmente bacchettare e fischiare, ndr), si tratta di una figura professionale che non esiste in Italia e consiste nel ricevere e gestire denunce in forma anonima da parte di dipendenti o singoli cittadini su possibili danni al pubblico derivanti da comportamenti scorretti da parte di persone fisiche o società. Per far capire meglio il ruolo del whistleblower in Italia potrei paragonare i casi di crac finanziari più famosi come quelli di Cirio e Parmalat. Una figura di questo tipo in Italia avrebbe raccolto le denunce di chi sapeva ma ha taciuto per non perdere il proprio posto di lavoro». Giorgio aveva basato la sua tesi sulla figura, sconosciuta in Italia, del whistleblower e oggi può giustamente definirsi uno dei pochi esperti in Italia: «Credo che entro breve l’Italia dovrà dotarsi di una figura di questo tipo soprattutto dopo che il Consiglio d’Europa recentemente ha auspicato l’inserimento di questa possibilità negli ordinamenti nazionali di tutti gli stati membri». Oggi Giorgio lavora per una organizzazione non governativa che si chiama Public concern at work e ha sede a Berlino, il suo ruolo è quello di esperto di whistleblowing.
Il brillante percorso universitario l’ha sicuramente aiutato e alla Liuc deve molto: «L’università Cattaneo è stata fondamentale per la mia formazione – racconta – di questo ateneo ho apprezzato moltissimo il fatto che, essendo a numero chiuso, ho potuto instaurare un rapporto che andava al di là del semplice insegnamento con i miei docenti. Nella mia precedente esperienza in un’altra università privata, molto più grande, non ho provato il coinvolgimento che ho trovato in Liuc. I professori si fermano a parlare con te dopo le lezioni e non sei un numero di matricola». Altro importante aspetto è l’organizzazione dell’università: «Sai sempre dove si trova tutto – spiega Giorgio – trovi le risposte che desideri senza dover perdere giornate a inseguire lo sportello sbagliato come capita in molte altre università. Questo è di grande aiuto». Dalla Liuc continua a ricevere proposte di impiego in moltissime realtà industriali della Lombardia ma sa di non averne più bisogno e per questo Giorgio ringrazia sempre e comunque l’ateneo castellanzese.

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Pubblicato il 05 Maggio 2010
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