Arrestato per violazione di domicilio

L'uomo, 31 anni, pregiudicato, aveva già in passato sfondato la porta dell'ex convivente. Stanotte la replica e le manette

auto carabinieri fotoI giudici gli avevano intimato di non avvicinarsi all’abitazione dell’ex convivente. Motivo: era accusato di aver sfondato la porta lo scorso 9 ottobre e per questo già arrestato e rilasciato, appunto, con l’obbligo di stare alla larga. Ma stanotte è successo nuovamente, e nuovamente sono scattate le manette ai polsi di un 31enne pregiudicato, cittadino marocchino del luogo, "recidivo per violazione di domicilio in pregiudizio dell’ex consorte".
Ecco la ricostruzione offerta dalla compagnia dei militari di Luino.
Nella serata del 9 ottobre il trentunenne, regolare, aveva pensato di presentarsi presso l’abitazione della ex moglie, con l’intento di chiarire – a modo suo – alcune incomprensioni sorte nella fase di separazione.
"L’uomo aveva sfondato la porta d’ingresso con l’uso della forza, ed era riuscito ad entrare in casa.
Subito dopo si era allontanato, non prima di aver danneggiato con una bottiglia l’autovettura dell’ex moglie, parcheggiata sulla pubblica via", dicono i carabinieri, che di lì a poco lo arrestarono. Dopo la convalida dell’arresto l’uomo venne scarcerato ma sottoposto al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Varese alla misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione della donna.
Questa mattina, alle prime luci dell’alba, dopo aver affrontato il processo ed essere stato scarcerato, il 31 enne, nonostante il formale divieto imposto dall’Autorità Giudiziaria di avvicinarsi all’ abitazione dell’ ex coniuge, si è ripresentato presso la casa e nuovamente, con l’uso della forza, è entrato nell’appartamento. L’episodio è stato subito segnalato ai carabinieri da alcuni vicini di casa e anche in questo caso il radiomobile di Luino, oltre ai colleghi di Marchirolo lo hanno arrestato.
L’uomo è stato portato in caserma e portato in carecere a Varese: dovrà rispondere di violazione di domicilio e dell’inosservanza della misura cautelare cui era sottoposto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Ottobre 2010
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