Dai giovani del PdL “stop alle polemiche sul Falcone”
Giovane Italia contro la "ridotta frangia strumentalizzata" che ha proposto lo sciopero di lunedì. "solo una farsa per saltare le lezioni"
Giovane Italia chiede di fermare la mobilitazione e le polemiche al Falcone e si scaglia contro la «ridotta frangia di studenti, strumentalizzati» che ha rilanciato la contestazione proponendo per lunedì uno sciopero studentesco «per protestare contro la cattiva gestione dell’evento e i problemi che
riguarderebbero la nuova struttura scolastica». Matteo Tempesta, presidente della sezione gallaratese del movimento giovanile del PdL, usa le stesse parole della preside Carmela Locatelli per definire gli studenti che stanno animando la protesta.
«Noi riteniamo che una piccola minoranza, pur avendo tutti i diritti ad esprimere il proprio dissenso, non possa invece decidere di interrompere il regolare svolgimento delle lezioni in una struttura pubblica». La riprova della strumentalizzazione starebbe secondo Tempesta nel fatto che «i rappresentanti [degli studenti, ndr] del Falcone» parteciperanno all’incontro di questa sera organizzato dai Giovani Democratici. Alcuni ragazzi hanno cercato il confronto con i ragazzi del Pd, altri sono stati invitati dagli stessi GD a spiegare le loro ragioni. Ragioni che fino ad oggi non sono mai state intercettate da nessuno: la protesta è letteralmente esplosa nel giro di pochi giorni, ma covava sotto la cenere già da inizio anno, sull’onda delle tante segnalazioni di disagi vissuti. La visita della Gelmini ha forse solo avuto l’effetto di accendere la miccia.
I giovani del PdL, in ogni caso, ribadiscono che «lo sciopero del 29 è solo un’altra farsa per saltare ore di scuola», fomentato da «un PD, inesistente, ormai distrutto e capace solo di portare avanti attacchi a quest’amministrazione che in 10 anni di buon governo ha saputo realizzare grandi opere
come Maga e Falcone, e tutti i servizi che hanno fatto crescere in modo esponenziale Gallarate e l’ hanno resa una città da Vivere».
Il movimento giovanile del PdL si pone comunque come mediatore per portare «nelle sedi opportune» i problemi che esistono, «e non a dimenticarli tra un atrio occupato ed un cortile in sciopero».
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