“Ma a Busto chi comanda: Agesp Servizi o il Comune?”

Se lo chiede per Sel il portavoce Sergio Barletta dopo la presentazione dei numerosi progetti della società. "Il vero sindaco chi è: Paola Reguzzoni o Farioli? A chi si deve rivolgere il cittadino?"

Dopo la presentazione dei corposi progetti a venire fatta ieri sera  in commissione patrimonio e opere pubbliche da Agesp Servizi, i commenti dall’opposizione continuano a non essere teneri. Perchè tutto questo attivismo proprio sotto elezioni? E poi: come si risolve il rapporto Comune-partecipata, dove la seconda dovrebbe essere sottoposta a "controllo analogo" del consiglio comunale, ma si direbbe quasi che la situazione sia esattamente quella inversa?
A commentare fuori dai denti è il portavoce di Sinistra Ecologia Libertà (Sel) Busto Arsizio, Sergio Barletta (a destra nella foto). Questa forza ancora non ha consiglieri comunali, punta ad averne con il voto di maggio, in cui è saldamente alleata al centrosinistra a sostegno di Carlo Stelluti, e vuole fare sentire la sua voce su questo punto.
«Agesp svolge un’attività tipica di un’amministrazione comunale, e si fa vanto di opere a fronte delle quali ha l’obbligo di intervenire» dice Barletta. «Ma le scelte, vorremmo capire, proprio da cittadini, sono fatte dal Comune, o demandante ad Agesp stessa? Ci sembra logico pensare che ad Agesp spettino compiti puramente operativi. Ci dica la verità il sindaco. Ma chi è poi, il vero sindaco di Busto Arsizio? A giudicare dalle vanterie che vengono dall’amministratore delegato di Agesp Servizi (Paola Reguzzoni ndr), si direbbe che sia lei…»
Ironie sul "Comune-bis" a parte, Barletta insiste nel voler chiedere conto di questa peculiare relazione, tecnica quanto politica, fra l’amministrazione e la società: «Una partecipata non può ‘impreziosirsi’ di opere che ha il dovere di effettuare per conto dell’amministrazione comunale – a meno che la sua stessa nascita non sia dovuta a fattori altri da quelli legati alla mera efficienza amministrativa», ossia a dinamiche politiche: ed è ben noto che è sempre stata la Lega ad insistere sul fronte della creazione della "patrimoniale" comunale.
«È assurdo vantarsi delle strade asfaltate» per Barletta con tutto che Agesp Serizi ha dato, nell’estate, un’accelerata alla rimessa in condizioni decenti di almeno parte delle vie cittadine. «Forse la società e Palazzo Gilardoni dovrebbero mettersi d’accordo per fare ciò che va fatto in città. Se c’è una discussione su cose fatte male o non fatte, Paola Reguzzoni come Agesp Servizi si deve assumere delle responsabilità? O in quel caso è solo colpa del Comune? È una situazione bizzarra, perchè tutte queste opere presentate ieri sembrano un grande cartellone da campagna elettorale. Poi girata pagina troviamo le incompiute, le manutenzioni non fatte – non solo sugli immobili, che elencavamo ieri con Stelluti, ma su strade e reti di servizi. Al libro dei sogni potremmo opporre l’enciclopedia degli incubi.
Ripeto: qui chi è il sindaco? A chi ci si deve rivolgere come cittadini? E se i bustocchi rieleggono Farioli, si rieleggono anche Reguzzoni? È proprio una strana città la nostra».
Barletta chiede infine, pur da rappresentante della controparte politica, una maggiore apertura al dialogo e disponibilità a Farioli. «Anche da fuori del consiglio comunale, diamo un contributo, anche culturale, per la città. Sono anni che cerchiamo di interloquire con il sindaco attraverso la stampa, ma mai abbiamo un riscontro. Farioli sarà un avversario politico, ma dal momento che cinque anni fa è stato eletto è anche il mio sindaco, dopotutto». Cui ogni cittadino può legittimamente sottoporre istanze d’interesse generale. «Ma ora, per i problemi della città, dove mi devo rivolgere: in municipio o da Agesp? Chiariamo questo punto, grazie».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Marzo 2011
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