Nuovi impianti di fitodepurazione

I progetti hanno l'obiettivo di metetre a norma degli scarichi dei reflui provenienti dai diversi nuclei abitativi di tre comuni

La Società per il risanamento e la salvaguardia dei bacini della sponda orientale del Verbano S.p.a nell’ambito delle attività di completamento del sistema delle opere igienico sanitarie dell’Alto Verbano, ha predisposto in accordo con i Comuni di Pino s.s.L.M., Tronzano L.M. e Veddasca dieci Progetti Preliminari riguardanti dei sistemi di fitodepurazione a servizio degli abitati, con lo scopo di migliorare la qualità delle acque superficiali in ottemperanza alla Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE. Il completamento delle opere igienico sanitarie nelle aree d’intervento rappresenta un elemento fondamentale per la salvaguardia delle acque superficiali con particolare riferimento alla tutela del Lago Maggiore e dei suoi immissari.
I progetti, redatti dalla Società Bluprogetti srl, sono finalizzati alla messa a norma degli scarichi dei reflui provenienti dai diversi nuclei abitativi dei tre comuni ai sensi del Regolamento Regionale del 24 marzo 2006 n. 3 (limiti allo scarico) e dalla D.G.R. del 5 aprile 2006 n.8/2318 (tipologie impiantistiche per scarichi fognari aventi meno di 2000 abitanti equivalenti) emanati dalla Regione Lombardia.
Nello specifico, si prevede la realizzazione di 10 impianti di fitodepurazione: 6 nel Comune di Veddasca negli abitati di Cadero (1), Armio (1), Graglio (1), Lozzo (1) e Biegno (2); 2 nel Comune di Pino s.s.L.M. a servizio degli abitati di Pino e Zenna; 2 nel Comune di Tronzano L.M..
La tipologia di trattamento proposta per tutti gli interventi riguarda dunque sistemi di fitodepurazione, basati su una capacità naturale di depurazione che avviene nelle aree umide mediante processi naturali (fisici, chimici e biologici) ad opera di organismi animali e vegetali presenti nel suolo e nelle acque. Entrando in maggior dettaglio delle scelte progettuali, una particolarità della soluzione adottata prevede, quale substrato di crescita delle macrofite (cannuccia di palude) presenti nei bacini di fitodepurazione, l’impiego delle zeoliti, un materiale inerte che porta ad un aumento dell’efficienza depurativa del sistema rivalutando il ruolo del suolo nel processo depurativo e, dunque portando ad una minimizzazione degli spazi necessari a parità di resa depurativa.
Tutti i sistemi di fitodepurazione progettati richiedono dei pretrattamenti, aventi la funzione di eliminare la frazione solida più grossolana (griglie) e i solidi sedimentabili (vasca Imhoff), componenti che causerebbero un rapido intasamento del substrato nei bacini; ai letti vengono dunque recapitate le sole acque reflue che verranno sottoposte ai processi depurativi.
Il costo complessivo degli interventi è di 2.450.000 Euro finanziati in parte dalla Fondazione Cariplo attraverso il Bando “ Tutelare la qualità delle acque – 2010” . La Fondazione ha messo a disposizione una cifra complessiva di 980.000 Euro; la restante quota è finanziata dalla Comunità Montana Valli del Verbano (200.000 Euro), dalla Provincia di Varese – A.T.O. (965.000 Euro) e dal Comune di Tronzano (250.000 Euro).
Secondo il presidente della Provincia Dario Galli si tratta di «Iiterventi a basso impatto sia per estensione che per tipologia di impianti. Provincia di Varese sostiene questo tipo di operazione poiché oltre a garantire un servizio fondamentale anche ai nostri piccoli comuni della zona dell’Alto Verbano interessati a questa operazione, non perdono di vista la tutela del territorio e dell’ambiente».
Maurizio Cometti, presidente Società Verbano: «Come società puntiamo a portare avanti interventi di elevata specificità come quello presentato oggi che contemplano la realizzazione di fito-depuratori eco compatibili. Ciò ci consente un risparmio in termini economici, ma soprattutto un minor dispendio di territorio, poiché l’impatti ambientale e pressoché azzerato. Non dimentichiamo poi che sono impianti commisurati alle esigenze degli insediamenti abitativi e quindi in grado di garantire il servizio sia nell’arco del periodo estivo e in quei Comuni coinvolti dall’aumento di popolazione per via del turismo, sia alle esigenze, minori in termini di numeri, del quotidiano».

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Pubblicato il 10 Giugno 2011
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