Riunione sindacale agitata si trasforma in rissa
In un'azienda di via Danimarca dove sono previsti 5 licenziamenti: il figlio del titolare si sarebbe scagliato contro i lavoratori in assemblea. Interviene la polizia
Un’assemblea sindacale che si trasforma in un episodio di violenza, con tanto di intervento della Polizia: è accaduto nel pomeriggio di martedì 26 luglio a Gallarate, presso la sede di viale Danimarca della Edil Company, dove – secondo la ricostruzione dei sindacati – uno dei figli del proprietario avrebbe minacciato e aggredito i lavoratori riuniti per una consultazione.
L’utilizzo di una sala interna alla sede era stato concesso ai rappresentanti delle forze sindacali dallo stesso titolare dell’azienda, Angelo Rota, nel corso di un incontro tenutosi in mattinata presso l’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) di Varese. La Edil Company, infatti, versa da tempo in cattive condizioni economiche e, dopo aver avviato una procedura di cassa integrazione, ha deciso la messa in mobilità di 5 dipendenti (tre operai specializzati e due manovali).
I sindacati, nel corso dell’incontro odierno, avevano chiesto e ottenuto che ai cinque lavoratori interessati fosse concesso un incentivo all’esodo; l’assemblea di oggi avrebbe avuto l’unico scopo di comunicare la decisione ai dipendenti. Secondo la ricostruzione dei sindacati, tuttavia, il figlio del proprietario è prima intervenuto con minacce verbali nei confronti dei lavoratori, poi ha violentemente rovesciato il tavolo della stanza e infine si è scagliato contro i presenti brandendo un appendiabiti spezzato, provocando la fuga precipitosa dei dipendenti. Sul posto è intervenuta la Polizia di Gallarate, convocata dai rappresentanti dei sindacati, che hanno preannunciato querela. L’uomo è uscito dalla sede dell’azienda qualche minuto dopo, rivolgendosi con un violento sfogo verbale alle forze dell’ordine con frasi come: «Non abbiamo mica ammazzato nessuno, anzi, abbiamo regalato un anno di stipendio a quattro lazzaroni». L’incontro tra i sindacati e l’azienda per la firma dell’intesa sugli incentivi era già stato fissato per il prossimo lunedì 1° agosto, ma dopo l’episodio di oggi la trattativa è inevitabilmente destinata a saltare.
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