Si conclude l’esercitazione Nato
I militari della caserma Ugo Mara hanno fatto ritorno dopo due settimane nelle aree addestratibe di Civitavecchia dove si è tenuta l'annuale esercitazione
Due paesi con una lunga storia di problemi di confine. Rifugiati in fuga da malattie, carestia e siccità. Venti di guerra che spirano minacciosi. Anche se questi potrebbero sembrare i titoli di un telegiornale, in realtà sono alcune delle caratteristiche dello scenario dell’esercitazione “Eagle Roster 3 2011” che il Comando del Corpo d’Armata Italiano di Reazione Rapida della NATO ha condotto tra il 14 e il 26 ottobre 2011 nelle aree addestrative dell’alto Lazio di Civitavecchia, Monte Romano e Bracciano.
L’esercitazione si proponeva di valutare la capacità del Comando NATO nella pianificazione e condotta di operazioni “combat” e di “peacekeeping”, verificare l’efficienza e l’adeguatezza degli assetti operativi, comunicativi e di sostegno logistico, attuato attraverso un sistema moltimodale con un movimento a circa 600 km di distanza dalla propria sede di Solbiate Olona.
Elevati i numeri dell’impegno: 1300 uomini, 300 mezzi, 150 tende, 130 container, più di 1000 computer collegati in rete con 58 km di fibra ottica e materiali ed equipaggiamenti campali. Per i trasferimenti sono stati impiegati 6 aeromobili, 2 navi avvalendosi dell’aeroporto di Malpensa, dei porti di Genova e Savona e degli assi autostradali e ferroviari nazionali. Al fine di rendere l’addestramento più rispondente alla dottrina NATO, un team di valutatori provenienti dai comandi multinazionali dell’Alleanza ha seguito passo dopo passo tutte le attività svolte rilasciando un feedback molto positivo. La missione del NATO Rapid Deployable Corps – Italy (NRDC-ITA) è quella di garantire la capacità di comando e controllo di una forza multinazionale che può arrivare fino a 60mila uomini, motivo per il quale deve essere rapidamente schierabile in operazioni intensità variabile, sia all’interno sia all’esterno dell’area di interesse della NATO.
Il Comando di Solbiate è caratterizzato da una spiccata componente multinazionale e interforze, che vede l’Italia affiancata da Bulgaria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d’America, Turchia e Ungheria.
“L’esercitazione appena conclusa è stata un banco di prova rilevante e ci ha aiutato a focalizzare alcune aree di fondamentale importanza come la capacità del personale del Corpo d’Armata di operare in modo integrato, in un contesto multinazionale, interforze e in situazioni di stress psico-fisico”, ha dichiarato il Comandante, Generale di Corpo d’Armata Giorgio Battisti. “Faremo tesoro dei numerosi ammaestramenti che abbiamo tratto durante l’esercitazione. Tutto ciò ci aiuterà a far sì che il Comando NATO di Solbiate Olona continui ad essere un esempio di eccellenza in ambito nazionale e alleato”.
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