La ricerca si fa strada al Bio Park
Life day a Generzano. In cinque anni di attività 7 progetti di ricerca in corso, 4 già conclusi, un brevetto depositato e una prossima domanda pronta
Una nuova molecola per un antinfiammatorio e un enzima interessante per la terapia del morbo celiaco: sono questi i recenti risultati di spicco tra le numerose ricerche che il BioParco di Gerenzano sta portando avanti dalla sua nascita, nel 2007.
In particolare la molecola scoperta funziona come principio attivo di un antinfiammatorio di ultima generazione (COX-2) e risulta priva di tossicità a livello di cuore e stomaco, a differenza dei tradizionali farmaci. Il progetto di ricerca è stato finanziato da Fondazione Cariplo con 200.000 euro, si è sviluppato in 12 mesi ed ha coinvolto 6 ricercatori del centro di ricerca di Gerenzano.
Per la cura del morbo celiaco invece è stato individuato un enzima interessante ed entro fine anno si procederà al deposito della domanda di brevetto. L’enzima scoperto è ritenuto importante per eliminare quelle parti del glutine responsabili delle reazioni infiammatorie tipiche della malattia. Obiettivo: sviluppare un additivo alimentare per la cura della celiachia.
Risultati importanti per un eredità altrettanto impegnativa: il centro di ricerca di Gerenzano infatti, nato sulle ceneri di diverse multinazionali come Pfizer e Vicuron, da 5 anni è impegnato in numerosi progetti di ricerca, alcuni dei quali già conclusi, come quello relativo al fotovoltaico e alla nuova ceppoteca -contenitore di estratti ed estratti fondamentali per l’avvio delle ricerche-; altri in corso, come la ricerca di nuovi farmaci antitumorali di origine naturale, di nuovi antibiotici o quella sui microreattori per ridurre inquinamento e fuga di cervelli.
Numerosi anche i passi nel campo della formazione grazie alle collaborazioni con LIUC e Università dell’Insubria, lezioni e visite guidate agli studenti in biotecnologie e incontri BtoB con delegazioni estere per scambi commerciali e collaborazioni in tema di ricerca.
«Fiducia e speranza sono le parole chiave che vogliamo sottolineare oggi – dichiara il presidente del Fondazione Istituto Insubrico Dr. Angelo Carenzi che ha commentato passo passo questi anni di attività – abbiamo fiducia nel futuro e vogliamo mantenere la speranza nella ricerca».
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